Case Sparse, dalla residenza al non profit, day by day. Sei artisti a Malonno, in mezzo alla natura, inviano tracce del loro work in progress, a Milano. Un progetto triannale, per la valorizzazione del terrritorio alpino

Tutto nasce nell’alveo di un progetto europeo di valorizzazione del territorio alpino tra gli stati di Italia, Francia, Austria, Germania, Slovenia: il CCAlps. All’interno del quale prese forma un bando della regione Lombardia, curato col Politecnico di Milano, per la messa a punto di attività creative e culturali che rispondessero alla mission finanziata dall’Europa per […]

Tutto nasce nell’alveo di un progetto europeo di valorizzazione del territorio alpino tra gli stati di Italia, Francia, Austria, Germania, Slovenia: il CCAlps. All’interno del quale prese forma un bando della regione Lombardia, curato col Politecnico di Milano, per la messa a punto di attività creative e culturali che rispondessero alla mission finanziata dall’Europa per quest’area territoriale. Tra i tanti che hanno inviato le loro candidature per “Creative Camp Lombardia” c’era anche il network – composto da Case Sparse, residenza artistica attiva dal 2012 in zona Plizzanico (Malonno), That’s Contemporary, agenzia di crezione e comunicazione eventi con sedi a Milano e Londra – e Ilaria Crescenzo, anche lei esperta nel campo della comunicazione.
Da questo sodalizio multiplo nasce Case Sparse/InterAction Art. un progetto che punta a una visione dinamica, interattiva, diretta e comunitaria del concetto di residenza. Un progetto che piace e che alla fine vince. Lo scorso 15 luglio lo start: ha inizio il periodo di soggiorno presso un’antica dimora bucolica, a Malonno, per gli artisti Monica Carrera, Francesca Damiano, Luisa Littarru, Gaia Martino, Esther Mathis, Alessandra Messali.

Spazio 'O, Milano

Spazio ‘O, Milano

Boschi, prati, cieli azzurri, ruscelli e un surplus d’armonia e di concentrazione. E mentre lavorando, dialogando, immergendosi nella quiete, lo spazio meditativo diventa spazio creativo, in cui prendono forma opere destinate a restare sul territorio, le tracce di questo percorso di studio, progettazione, realizzazione, raggiungono Milano. Nel non profit space ‘O arrivano, day by day, frammenti, testi, suoni, appunti, segni, immagini del laboratorio aperto tra le campagne lombarde, in una corrispondenza silenziosa e a distanza tra il centro e la periferia. Mentre lì si progetta, qui si racconta. In sincro.
Allestimento in libertà, senza il controllo degli artisti: a decidere è chi sta dall’altro lato, in galleria, reinterpretando quel che arriva e ricomponendolo per il pubblico, in una continua evoluzione. Più una performance, che una mostra, con una residenza che procede su un livello doppio.
Sempre nel corso della residenza, attraverso un lavoro costante sui social network, l’esperienza in progress sarà condivisa col popolo del web, per arrivare poi a uno storytelling finale che chiuderà la “mostra-happening” milanese, nel mese di ottobre. Quindi, tutto sarà raccolto in un book scaricabile. E poi? Si prosegue, con nuove edizioni e nuove condivisioni, lungo il percorso triennale e le altre tappe di Case Sparse/InterAction Art.

– Helga Marsala

www.lalveareresidenza.blogspot.it
www.thatscontemporary.com

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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