Francesco Illy, storie di caffè, di terra, di natura, di imprenditoria, ma anche di fotografia. Le opere di uno dei rampolli della grande famiglia triestina in mostra a Castiglione d’Orcia
Ha un cognome che da solo racconta una storia secolare. Dal 1933 regina del caffè in Italia, proprietaria di un’azienda radicata sul territorio triestino, la famiglia Illy, dopo il regno del capostipite Francesco e quello del figlio Ernesto, con la terza generazione è ancora oggi tra le eccellenze imprenditoriali d’Europa. Famiglia di industriali, dunque, sempre attenti […]
Ha un cognome che da solo racconta una storia secolare. Dal 1933 regina del caffè in Italia, proprietaria di un’azienda radicata sul territorio triestino, la famiglia Illy, dopo il regno del capostipite Francesco e quello del figlio Ernesto, con la terza generazione è ancora oggi tra le eccellenze imprenditoriali d’Europa. Famiglia di industriali, dunque, sempre attenti all’innovazione e all’ambiente, ma anche di uomini appassionati d’arte e cultura, fra i maggiori mecenati in Italia nel campo, soprattutto, del contemporaneo.
Francesco Illy, per esempio. Imprenditore, vignaiolo, produttore di caffè naturalmente, come pure di vino e olio, fautore del biologico e della nuova agricoltura biodinamica, impegnato in progetti di ecosostenibilità. E infine, artista.
Amante della natura, quanto della fotografia, Illy ha fatto di quest’ultima un hobby diventato col tempo sempre più importante. Dal 1998 a oggi ha realizzato costantemente lavori di grande formato, centinaia di scatti montati insieme per arrivare a comporre paesaggi dall’orizzonte sconfinato, avvolgento. “Perché faccio questi lavori non lo so nemmeno io, so solo che mi affascinano a tal punto che ricado sempre nuovamente in questa trappola e ci spendo un tempo lunghissimo: forse uno dei miei modi di godermi la natura che mi circonda?”, ha dichiarato Francesco Illy. Aggiungendo che, probabilmente, il senso è quello di una reazione ai ritmi annichilenti e alla superficialità dello sguardo che connotano il nostro tempo: la salvaguardia della natura, perseguita attraverso il lavoro in un’azienda votata all’ecologico, prosegue anche in forma visiva ed estetica. Esercitare l’occhio e lo spirito, perché la difesa del territorio passi in primis da una presa di coscienza, da uno scoperta, da un innamoramento. E poi condividere, attraverso le immagini, questa esperienza: “Ricordare per un istante, che siamo immersi nel bello e che saperlo riconoscere è un lusso magnifico.”
Venticinque anni di esperimenti nella fotografia di paesaggio, in mostra a partire dal 27 luglio all‘Agriturismo senese Pian di Meta Vecchia, a Castiglione d’Orcia.
– Helga Marsala
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