Tra identità e differenza. Favaretto, Maljković, Putrih: al Museo d’Arte Contemporanea dell’Istria di Pola un progetto sul senso dell’unità nella molteplicità culturale. A pochi giorni dall’ingresso della Croazia in Europa

Una mostra e una tavola rotonda, per indagare il concetto di identità molteplice, in riferimento allo specifico culturale dell’Istria: l’occasione è il recente ingresso della Croazia nell’Unione Europea, secondo Paese dell’ex Yugoslavia a concludere il complesso iter di annessione, dopo la Slovenia nel 2004. Venerdì 5 luglio, presso gli spazi del Museo d’Arte Contemporanea dell’Istria […]

Una mostra e una tavola rotonda, per indagare il concetto di identità molteplice, in riferimento allo specifico culturale dell’Istria: l’occasione è il recente ingresso della Croazia nell’Unione Europea, secondo Paese dell’ex Yugoslavia a concludere il complesso iter di annessione, dopo la Slovenia nel 2004.
Venerdì 5 luglio, presso gli spazi del Museo d’Arte Contemporanea dell’Istria di Pola, si inaugura Triple Identity, progetto a cura di Ludovico Pratesi, pensato in forma di dialogo corale tra artisti, critici, scrittori, intellettuali. Temi caldi, che continuano a orientare il dibattito culturale internazionale: territorialità, identità e differenza, senso d’appartenenza, unità politica e distanza geografica. Il tutto letto attraverso il filtro dell’arte contemporanea.
Tre le opere esposte, per tre artisti chiamati a racchiudere in un’immagine concettuale il senso di dicotomie antiche e controverse, prendendo parte a questo evento-omaggio dedicato alla condizione plurale dell’Istria, in cui convivono tre radici identitarie: italiana, croata e slovena. Così, se l’italiana Lara Favaretto riadatta per l’occasione l’installazione Tutti giù per terra – già esposta al MoMA Ps1 nel 212, per l’omonima retrospettiva -, turbinio frenetico e ininterrotto di milioni di coriandoli, sospinti per aria da una serie di ventilatori, il croato David Maljković presenta Temporary Projection, un proiettore 16mm che, trasformato in dispositivo luminoso aniconico, restituisce nuova sostanza alle strutture architettoniche e agli elementi minimi presenti nello spazio. Lo sloveno Tobias Putrih, infine, gioca anche lui con la luce, intesa come elemento spaziale e costruttivo, proponendo il suo Re-projection, anomalo meccanismo di visione, attraverso una scenografica struttura di linee e fasci luminosi, simula  un dispositivo di proiezione.
Impalpabili, aeree, fortemente concettuali, le tre opere raccontano la cifra stilistica e poetica di artisti di livello internazionale, appartenenti a una stessa generazione ma provenienti da tre ambiti territoriali diversi. Opere che, nella specificità culturale e linguistica di ognuno, rivelano una sensibilità comune, un approccio al reale e alle forme dell’estetica contemporanea assolutamente armonico. Prendono parte al convegno, accanto agli artisti e al curatore, anche Claudio Magris, Ciril Zlobec e Predrag Matvejević, le cui parole accompagnano le opere dei tre artisti in mostra, per una tessitura polifonica tra immagine e scrittura.

– Helga Marsala

“Triple Identity”
5 luglio 2013
tavola rotonda: ore 17
opening: ore 21
Museo d’Arte Contemporanea dell’Istria – Pola

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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