Una email da museo. L’ultimo progetto artistico di Miranda July è una serie di messaggi di posta elettronica, con personaggi come Danh Vo, o Kareem Abdul-Jabbar
Il concept non è che sia proprio nuovissimo: qualcosa del genere Alighiero Boetti lo ideò già negli anni ’80 assieme ad Hans Ulrich Obrist, si chiamava “progetto Fax”, e consisteva – anche se non entrò mai nel pieno dell’operatività – in una serie di fax (strumento allora attualissimo) scambiati fra personaggi del mondo dell’arte sui […]
Il concept non è che sia proprio nuovissimo: qualcosa del genere Alighiero Boetti lo ideò già negli anni ’80 assieme ad Hans Ulrich Obrist, si chiamava “progetto Fax”, e consisteva – anche se non entrò mai nel pieno dell’operatività – in una serie di fax (strumento allora attualissimo) scambiati fra personaggi del mondo dell’arte sui temi più vari, legati all’attualità culturale o alla riflessione critica.
Ora è l’artista americana Miranda July ad attualizzare il mezzo lanciando We Think Alone, progetto che mette al centro lo strumento che ha rimpiazzato il fax, ovvero l’email. Una curated series di messaggi sui temi più disparati, scambiati con celebrities, artisti e altri personaggi pubblici: fra i primi corrispondenti ci sono Danh Vo, l’ex stella del basket – oggi scrittore e regista – Kareem Abdul-Jabbar, l’attrice Kirsten Dunst, la fotografa Catherine Opie.
“Il concetto di privacy sta cambiando – ha spiegato la July -, oggi i confini fra pubblicità e discrezione, fra powerful ed eleganza si sono fatti più sottili. Anche l’uso dell’email è cambiato: nessuno di noi la usa esattamente nello stesso modo di dieci anni fa, e fra dieci anni potremmo non usarla affatto…”.
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