Zaha Hadid si compra il Design Museum di Londra. L’istituzione sui docks del Tamigi inventata da Terence Conran si sposta e l’archistar irachena ha bisogno di spazio
È ufficiale: Zaha Hadid si compra il Design Museum di Londra. Quello di Southbank, proprio vicino allo Shard. Quello che è meno ufficiale, invece, è il reale prezzo d’acquisto dell’immobile: i rumors parlano di una cifra stimata intorno ai dieci milioni di sterline. Non esattamente bruscolini per quello che fino alla metà degli anni Ottanta […]
È ufficiale: Zaha Hadid si compra il Design Museum di Londra. Quello di Southbank, proprio vicino allo Shard. Quello che è meno ufficiale, invece, è il reale prezzo d’acquisto dell’immobile: i rumors parlano di una cifra stimata intorno ai dieci milioni di sterline. Non esattamente bruscolini per quello che fino alla metà degli anni Ottanta era un deposito di banane e che diventerà, dopo 24 anni di onorata carriera come museo, il nuovo centro archivistico dello studio Zaha Hadid Architects nonché spazio dedicato a mostre d’architettura.
Bisognerà aspettare il 2015, anno in cui il museo si trasferirà ufficialmente nella sua nuova location, l’esistente Commonwealth Institute, West London, in fase di riqualificazione per mano di Sir John Pawson. Messo in vendita nell’ottobre del 2011, già dal gennaio del 2012 era arrivata la notizia di un possibile interesse da parte dell’architetta anglo-irachena, sempre alle prese con un archivio di progetti, plastici e immagini in tumultuosa espansione (si, perché continua a vincere, vincere, vincere concorsi in giro per il mondo!).
“Non poteva capitare in mani migliori!”, afferma Deyan Sujic, direttore del museo. “Certo, siamo molto tristi nel dover lasciare questo spazio, ma almeno cosi avremo la certezza che l’edificio sarà valorizzato, e utilizzato come officina creativa e di ricerca per sottolineare il legame fortissimo che unisce architettura e design”. Staremo a vedere se Zaha Hadid ci stupirà ancora con una ristrutturazione degna della sua poetica visionaria…
– Giulia Mura
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati