Da Tiziano a de Chirico, da Dürer a Schifano. Asta fallimentare per la supercollezione dell’imprenditore sanitario Angelini: occhi puntati da tutto il mondo
Scene da un patrimonio. Asta fallimentare per la collezione Angelini. La casa d’aste Gioielli di Carta mette in vendita gli averi dell’imprenditore sanitario abruzzese, Vincenzo Maria Angelini, dopo il crac di Villa Pini su istanza del Tribunale di Chieti. La procedura di vendita giudiziaria, aperta dal 4 maggio scorso, prevede dal 13 settembre l’inizio della […]
Scene da un patrimonio. Asta fallimentare per la collezione Angelini. La casa d’aste Gioielli di Carta mette in vendita gli averi dell’imprenditore sanitario abruzzese, Vincenzo Maria Angelini, dopo il crac di Villa Pini su istanza del Tribunale di Chieti. La procedura di vendita giudiziaria, aperta dal 4 maggio scorso, prevede dal 13 settembre l’inizio della ricezione delle offerte per l’asta ordinaria. Si svolgeranno, invece, il 18 e il 25 ottobre le aste, dove sarà battuto un corpus nutrito di lotti che spazia dalla pittura del Seicento napoletano all’arte contemporanea, dalla scultura all’artigianato e all’arredo, fino alle incisioni, per un patrimonio che non ha eguali nella storia delle aste fallimentari degli ultimi trent’anni.
Una collezione, che stando alle cronache del passato, non mancò di interessare, per completezza e raffinata eterogeneità, anche Federico Zeri, come attestano alcuni documenti dell’archivio bolognese. Qualche nome? Mario Schifano, Giorgio Morandi, Lucio Fontana (stima € 100-150mila), Marc Chagall (€ 400-600mila), Giorgio de Chirico (€ 150-200mila), ma anche Tiziano (€ 80mila-120mila), Albrecht Dürer, porcellane di Capodimonte e persino un sarcofago romano del III – IV secolo (30mila-40mila €). Per un’asta che presenta, inoltre, ulteriori peculiarità nella trattazione dei cataloghi, curati da Giuseppina Ivone, Presidente dell’Associazione Curatori Fallimentari, e nella promozione della vendita, con l’intento di offrirsi come modello di trasparenza nel suo genere.
Promossa a livello mondiale ad oltre due milioni di collezionisti tramite una campagna che ha interessato i motori di ricerca dedicati e in Italia ad un database di 40mila contatti strategici ha, infatti, ricevuto fino ad oggi l’attenzione di mercanti e collezionisti provenienti da Cina, Russia, Inghilterra, USA, Francia e Germania.
– Santa Nastro
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