Fori Imperiali pedonalizzati? A Roma si parte con una Notte Bianca della cultura. E anche l’Herald Tribune celebra in prima pagina la svolta della “passeggiata più bella al mondo”
Semplice e quasi ovvio, per questo – essendo in Italia – non attuato. Possediamo “la passeggiata più bella al mondo”, come la definisce l’apposito sito, probabilmente non scostandosi troppo dalla verità? Consentiamo a cittadini e visitatori di passeggiarci, lapalissianamente chiudendola al traffico delle automobili. E invece no: come tutti più o meno hanno sperimentato personalmente, […]
Semplice e quasi ovvio, per questo – essendo in Italia – non attuato. Possediamo “la passeggiata più bella al mondo”, come la definisce l’apposito sito, probabilmente non scostandosi troppo dalla verità? Consentiamo a cittadini e visitatori di passeggiarci, lapalissianamente chiudendola al traffico delle automobili. E invece no: come tutti più o meno hanno sperimentato personalmente, la suddetta passeggiata – i Fori Imperiali, a Roma – si trasforma nelle ore di punta in un vero inferno di lamiere.
O forse ora potremo dire “si trasformava”: perché domani – 3 agosto – la prima Notte dei Fori inaugurerà la pedonalizzazione dello straordinario asse che fa da platea al Colosseo. Il primo passo verso il parco archeologico urbano più grande del mondo: “una notte di visite guidate gratuite e grandi spettacoli, tra musica dal vivo, suggestioni teatrali e acrobazie circensi, messe in scena nel teatro naturale di via dei Fori Imperiali, dal Colosseo fino al Foro di Cesare, illuminato ad arte per l’occasione”. Negli stessi giorni, peraltro, che un nuovo tassello sulla valorizzazione dell’area è stato messo con lo speriamo definitivo via al restauro del Colosseo finanziato da Diego Della Valle.
Per ora di pedonalizzazione vera e propria non si tratta perché autobus e taxi potranno ancora transitare, tuttavia i risultati non tardano a venire: le novità finiscono sulla prima dell’Herald Tribune, con immaginabili ricadute di immagine e di appeal turistico. Ma la domanda si impone: se basta una limitazione del traffico privato su una strada di Roma per entrare nel dibattito culturale globale, perché non attuare strategie di ampio respiro che ci permettano di essere al centro dell’attenzione almeno una volta ogni due settimane? Possedendo il patrimonio storico-artistico più ricco al mondo almeno questo dovrebbe essere un gioco da ragazzi. E invece…
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