L’ennesima residenza dell’estate 2013. Mobilità altissima per gli artisti di casa nostra. Stavolta tocca a Emanuele Polzoni e Thomas Berra, che dalla metropoli padana si immergono nel barocco siciliano
Un’estate all’insegna delle residenze. Tra maggio e settembre è tutto un via vai di artisti, critici e curatori, impegnati da un capo all’altro dell’Italia in progetti di ricerca, mostre, soggiorni studio, produzioni: tra isole, borghi rurali, cittadine storiche, boschi, vette arieggiate o roventi località balneari, si viaggia senza sosta, muniti di short, ciabatte e strumenti […]
Un’estate all’insegna delle residenze. Tra maggio e settembre è tutto un via vai di artisti, critici e curatori, impegnati da un capo all’altro dell’Italia in progetti di ricerca, mostre, soggiorni studio, produzioni: tra isole, borghi rurali, cittadine storiche, boschi, vette arieggiate o roventi località balneari, si viaggia senza sosta, muniti di short, ciabatte e strumenti di lavoro. Ne saltano fuori almeno due a settimana: e se qualcuno storce il naso, criticando cotanto gironzolare, che parrebbe più una moda che una necessità, più una scusa che una reale occasione, in realtà è chiaro che – bella stagione a parte – quella della residenza è oramai una formula costitutiva della maniera di produrre odierna. Nel tempo del site specific e dell’arte relazionale, il local e il global si incontrano, mettendo l’artista al centro di una rete di contatti e dinamiche progettuali orientati allo sviluppo di relazioni coi luoghi e le persone; l’atelier si moltiplica around the world e la vena creativa si misura, di volta in volta, con singoli contesti e differenti identità.
E così, adesso, arriva anche Interazioni, una nuova residenza made in Sicilia, dopo quelle da poco concluse o ancora in corso di Modica, Capo D’Orlando, Valle dei Templi (e oltre a quelle degli artisti siciliani spediti fuori dall’isola). Stavolta si tratta di Sicli, dove a partire dal 4 agosto soggiorneranno Emanuele Polzoni e Thomas Berra, da un’idea di Marilina Buscema, grazie a una collaborazione tra Clang e l’associazione Alba. E avranno di che gioire i due artisti, entrambi arrivati dall’asfalto bruciante di Milano: dal dolce barocco della Sicilia orientale, alla brezza che ristora soffiando dal mare, passando per l’enogastronomia tradizionale, che certo non richiede presentazioni. Ad accoglierli sarà un palazzo d’epoca destinato a progetti artistici, messo a disposizione da Francesco Lutri: un giovane del posto, con molto amore per la cultura e una grande cognizione dei deficit amministrativi, che – come spesso accade da queste parti – generosamente dà un grosso contributo alla causa. E la residenza, in buona parte, è bella che fatta.
Oltre al lavoro in sinergia con la città, la sua storia e i suoi abitanti, i due ospiti partecipano a un ciclo di incontri con professionisti del settore che operano sul territorio. E infine, come da copione, c’è la mostra che chiude l’esperienza. Una doppia personale, per presentare al pubblico quanto combinato nelle due settimane precedenti. Si inaugura il 18 e le opere restano visibili fino al 25. E il ferragosto sciclitano è servito, con l’aggiunta di un insolito aroma contemporaneo.
– Helga Marsala
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati