Nanni Balestrini al Chiostro del Bramante di Roma, per i Martedì Critici. Pubblico e curatori, in dialogo con un grande intellettuale del Novecento

“… Il poeta moderno è autosufficiente / praticamente mai remunerato / non pronuncia alcun giudizio / ciò che conta per lui ci dicono / è soltanto il suo / immaginario / le sue ossessioni consce / e inconsce / perché per lui non esiste ci dicono / che l’individuo come singolo / irriducibilmente diverso / […]

“… Il poeta moderno è autosufficiente / praticamente mai remunerato / non pronuncia alcun giudizio / ciò che conta per lui ci dicono / è soltanto il suo / immaginario / le sue ossessioni consce / e inconsce / perché per lui non esiste ci dicono / che l’individuo come singolo / irriducibilmente diverso / e separato dagli altri”. Sono versi che risuonano dal frastuono indefinito dei primissimi anni Novanta, versi di quel Prologo Epico con cui Nanni Balestrini apriva il suo libro “Il pubblico del labirinto”. Versi di solitudine, di naufragio, di differenza e di sospensione, capaci di sintonizzarsi sugli umori di una precisa stagione culturale e sociale, raccontandola con gli occhi di chi scrive, osserva, compone. Quello che la grande poesia – persino quando vive di intimismo – è capace di fare. E Balestrini è, senz’altro, uno dei maggiori i poeti, scrittori, artisti ed intellettuali italiani del secondo Novecento. La sua prima pubblicazione nel 1958, sulla rivista “Mac Espace” di Gillo Dorfles: Osservazioni sul volo degli uccelli, una raccolta scritta tra il 1953 e il 1956.
Da allora, attraversando per intero un cinquantennio di stravolgimenti radicali, di subbugli, di passaggi perigliosi, egli ha continuato a interpretare lo spirito del tempo, accostando l’ideale granitico di un impegno per l’evoluzione culturale della società, a una ricerca sempre d’avanguardia intorno alle forme della creazione e della comunicazione artistica. Straordinaria la sua avventura con il Gruppo ’63, subito dopo quella con il gruppo dei Novissimi: sul principio degli anni Sessanta, decennio assolutamente cruciale, alcuni scrittori sperimentali italiani – tra cui Umberto Eco, Edoardo Sanguineti, Alberto Arbasino – si stringevano intorno a un nucleo letterario di alto valore.

Nanni Balestrini

Nanni Balestrini

Così, dall’impegno sul fronte più politico, sposando le ragioni delle lotte operaie, Balestrini passava al lavoro col cinema e alle esperienze con la Poesia Visiva, sfruttando l’estetica del collage, del montaggio cinematografico e del cut up letterario, per generare strutture verbo-visuali ricercate, libere e assolutamente audaci. Nel mentre, segnando tappe decisive della ricerca artistica contemporanea, pubblicava con importanti case editrici e partecipava a mostre e rassegne internazionali, dalla Biennale di Venezia a Documenta di Kassel.
Incontro dunque imperdibile, quello di martedì 24 settembre, al Chiostro del Bramante, per la nuova stagione dei Martedì Critici: l’autore incontra il pubblico, per raccontare la sua vicenda professionale, introdotto da Alberto Dambruoso. Con lui anche Guglielmo Gigliotti, riconfermato partner di questa edizione autunnale.

– Helga Marsala

I Martedì Critici
a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti
con la collaborazione di Sara De Chiara e Eleonora Aliano
Martedì 24 settembre 2013, ore 20
Chiostro del Bramante – Vicolo della Volpe 3, Roma
www.imartedicritici.com
www.chiostrodelbramante.it

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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