Parte con Morgane Tschiember il ciclo di residenze pensato per due città del vicentino. A Nove è di scena Fêlure: frammenti in mutazione, per una mostra che incrocia tradizione e ricerca contemporanea
Nove e Bassano del Grappa, due cittadine in provincia di Vicenza, celebri anche per la produzione di ceramica artistica e industriale. Due luoghi che Geraldine Zodo, curatrice e sorella del gallerista milanese Jerome Zodo, sceglie come fulcri di un nuovo progetto di residenze, condotto nel segno di una forte relazione tra gli artisti, il territorio […]
Nove e Bassano del Grappa, due cittadine in provincia di Vicenza, celebri anche per la produzione di ceramica artistica e industriale. Due luoghi che Geraldine Zodo, curatrice e sorella del gallerista milanese Jerome Zodo, sceglie come fulcri di un nuovo progetto di residenze, condotto nel segno di una forte relazione tra gli artisti, il territorio e le sue specificità culturali e produttive. A inaugurare il ciclo è la francese Morgane Tschiember, che a Nove ha trascorso un periodo di soggiorno, collaborando con tecnici, maestri artigiani ed esperti di aziende locali. Qui ha prodotto un corpus di nuove opere, oggi al centro della mostra Fêlure: il processo creativo si struttura intorno alla dimensione della memoria e al concetto di tradizione, in un percorso poetico che recupera evocazioni storiche, tracce sedimentate, segni, presenze, echi, suggestioni residuali, forme in mutazione; per farne, poi, la materia prima di una costruzione plastica tutta giocata sulla levità, l’effimero, l’armonia del frammento. Tessuti, corde, oggetti naufragati, appesi, in pezzi, drappeggiati ed assemblati, in una orchestrazione spaziale che si articola tutta intorno a un tempo docilmente fluido, a una gamma di timbri candidi e a un’idea di architettura scenica, da cui emergono brani di trascorse narrazioni. Il racconto per immagini, in una ampissima gallery.
– Helga Marsala
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