Beni culturali, turismo, tecnologia. A Lucca è di scena la nona edizione del Lubec, la tre giorni dedicata all’Italia dello sviluppo. Tra politiche istituzionali e strategie d’impresa

Turismo, beni culturali, tecnologia, green economy, volontariato, formazione, crowdfunding, made in Italy. Tanti “luoghi” del pensiero e dello sviluppo che si incrociano, e un unico tema che li attraversa tutti, fungendo da fulcro: l’occupazione. Emergenza assoluta del momento, per l’Italia e non solo. Questo, in sintesi, il prospetto di Lubec 2013, la rassegna ospitata anche […]

Turismo, beni culturali, tecnologia, green economy, volontariato, formazione, crowdfunding, made in Italy. Tanti “luoghi” del pensiero e dello sviluppo che si incrociano, e un unico tema che li attraversa tutti, fungendo da fulcro: l’occupazione. Emergenza assoluta del momento, per l’Italia e non solo.
Questo, in sintesi, il prospetto di Lubec 2013, la rassegna ospitata anche quest’anno dalla città di Lucca, tra il 17 e il 19 ottobre. Un’occasione in cui l’approfondimento di alcuni argomenti strategici passerà attraverso un fitto palinsesto di dibattiti, opening, workshop, eventi, focus digitali, nel tentativo di far emergere progetti e soluzioni d’impresa in ambito turistico-culturale. Ouverture affidata a un convegno dal titolo Beni culturali, occupazione e sviluppo, a cui prenderanno parte decisori pubblici, imprese, giornalisti, economisti. Lo scopo? Mettere sul tavolo proposte concrete, idee creative, azioni orientate alla ricerca, tra marketing territoriale e nuove tecnologie.
E poi un altro grande tema di fondo, intorno a cui si svilupperà l’evento: Cultura: password per il futuro, declinato anche nel corso del dibattito organizzato il 18 mattina insieme al  MiBACT: Patrimonio Culturale tra pubblico e privato: le opportunità della nuova governance a livello nazionale ed europeo” si collocherà all’interno del quadro definito dal Decreto Valore Cultura e da Europa Creativa.
E quanto all’occupazione, come non interrogarsi intorno agli orizzonti aperti dalle tecnologie informatiche? Come non definire i parametri delle nuove professioni che ruotano intorno alla cultura e alla comunicazione? Perché se i tradizionali modelli di business sono in crisi, a Lubec 2013 si raccontano alcuni case history di istituzioni, centri di ricerca, imprenditori, tecno-artigiani, “esperti visionari” e investitori, che hanno puntato tutto sulle forme attuali della creatività e sui recenti modelli di sviluppo, avendo il coraggio di osare, di inventare, di guardare un po’ di più in là. Parola d’ordine? Rafforzare il “sistema Italia”. E rilanciarlo, sulla base delle sue potenzialità strategiche.

– Helga Marsala

www.lubec.it 
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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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