Bergamo celebra il “suo” Piero Cattaneo. Cinque sedi per la grande mostra che omaggia l’artista nel decennale della morte: ecco la fotogallery dell’opening…
Accademia Carrara, GAMeC, Palazzo della Ragione, Museo Bernareggi, Palazzo della Provincia. Come dire tutte più o meno le sedi espositive più prestigiose di Bergamo, mobilitate in contemporanea per omaggiare un solo artista: una cosa che non ha precedenti. Del resto, un occhio di riguardo non poteva mancare in questa occasione, trattandosi di un importante artista […]
Accademia Carrara, GAMeC, Palazzo della Ragione, Museo Bernareggi, Palazzo della Provincia. Come dire tutte più o meno le sedi espositive più prestigiose di Bergamo, mobilitate in contemporanea per omaggiare un solo artista: una cosa che non ha precedenti. Del resto, un occhio di riguardo non poteva mancare in questa occasione, trattandosi di un importante artista profondissimamente bergamasco, ricordato nel decennale della scomparsa. Parliamo di Piero Cattaneo, e dell’ampio progetto espositivo – titolo: La costruzione della forma. Itinerari di ricerca tra disegno, pittura e scultura – che si inaugura oggi dislocato nelle cinque sedi e curato da Marcella Cattaneo – figlia dell’artista e curatrice e storica dell’arte – e da Claudio Cerritelli.
Un percorso strutturato in oltre due anni di lavoro critico, che parte dalle primissime prove accademiche – Cattaneo fu allievo di Achille Funi proprio alla Carrara – fino alle prove della maturità, che ne hanno fatto un protagonista della scultura lombarda e nazionale della seconda metà del XX secolo. Con Città Alta e Città Bassa a fare da quinta scenografica in un viaggio a tappe tra interni ed esterni “per accogliere i diversi momenti creativi della ricerca artistica di Cattaneo: dalla produzione plastica a quella pittorica, dalla grafica alla medaglistica“. Una sorta di momento fondante per accendere i riflettori sul Maestro, con il progetto di una prossima creazione di una fondazione che raccoglierà l’eredità dell’associazione attualmente a lui intitolata. Artribune c’era, ed ecco un’ampia documentazione per immagini…
– Massimo Mattioli
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