Buenos Aires omaggia l’Arte Programmata e Cinetica italiana. Una mostra al Macba raduna i maggiori artisti dell’epoca, da Gianni Colombo e Bruno Munari. E a sorpresa, c’è anche un link con la moda
Arte e moda, dall’Italia alla Spagna. Un’insolita liaison, quella costruita dai curatori Giovanni Granzotto e Micol Di Veroli per il Macba di Buenos Aires. Percezione e Illusione: Arte Programmata e Cinetica italiana, organizzata da Glocal Project Consulting in collaborazione con Altaroma, esplora l’universo visivo e concettuale di uno dei maggiori movimenti artistici italiani della metà […]
Arte e moda, dall’Italia alla Spagna. Un’insolita liaison, quella costruita dai curatori Giovanni Granzotto e Micol Di Veroli per il Macba di Buenos Aires. Percezione e Illusione: Arte Programmata e Cinetica italiana, organizzata da Glocal Project Consulting in collaborazione con Altaroma, esplora l’universo visivo e concettuale di uno dei maggiori movimenti artistici italiani della metà del Novecento, accostato a una serie di abiti della Masoin Sarli, che riprendono le ricerche estetiche di quegli anni.
Giocando con l’idea di interconnessione tra linguaggi, al fine di evidenziarne le reciproche influenze, l’esposizione mette insieme oltre quaranta opere di autori come Gianni Colombo, Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco – tutti membri del Gruppo T – insieme ai componenti del Gruppo N (Alberto Biasi Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi, Manfredo Massironi), due realtà cardine per l’evoluzione dei codici su cui si sarebbe edificata la sperimentazione artistica italiana, dagli anni Cinquanta in poi. Non mancano, poi, altri maestri dell’epoca, che in quella temperie culturale si mossero, contribuendo alla costruzione di un immaginario nuovo: da Bruno Munari a Getulio Alviani, da Enzo Mari a Dadamaino, da Elio Marchegiani a Paolo Scirpa.
Ispirandosi all’universo della scienza, grazie a energie, stimoli, metodi e formule mutuati soprattutto dalla fisica e dalla psicologia, la nuova corrente artistica si configura come un processo esplorativo del reale, volto alla comprensione dei fenomeni e alla creazione di un nuovo modello della realtà stessa. Tra dinamismo dell’opera, interazione col pubblico, stimolazioni percettive, induzione di nuove forme di relazione tra il soggetto, il tempo e lo spazio, la ricerca di questi artisti travalica la dimensione classica dell’oggetto offerto alla contemplazione, per tentare un’avvenura analitica e generativa competamente nuova. L’oprera, divenuta dispositivo, è una macchina per la lettura, la misurazione e la trasformazione delle cose; una macchina, però, che induce stupore, meraviglia, consapevolezza e tensione armonica.
La mostra di Buenos Aires, tra le più importanti realizzate in America Latina sul tema dell’arte programmata e cinetica, racconta tutto questo in una chiave singolare, ricostruendo atmosfere e vicede intellettuali di oltre mezzo secolo fa.
– Helga Marsala
“Percezione e Illusione: Arte Programmata e cinetica italiana”
10 ottobre-8 dicembre 2013
MACBA – Museo de Arte Contemporáneo de Buenos Aires
Av. San Juan 328, Ciudad Autónoma de Buenos Aires, Argentina
Tel. +54 11 5299 2010
www.macba.com.ar
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