Cercasi direttore internazionale per il Pecci di Prato. Dopo la lunga stagione di Marco Bazzini, un cambiamento generale. Nell’attesa che sia pronto il “piercing” di Maurice Nio
Ci eravamo lasciati lo scorso luglio, con una situazione di vuoto gestionale che vedeva il Centro Pecci di Prato senza direttore e senza un’idea di tempistiche certe per l’immediato futuro. Marco Bazzini, dopo sei anni continuativi di direzione, alla scadenza del contratto non raccoglieva l’offerta di un altro rinnovo. Così, apertasi una parentesi di valutazione, durante […]
Ci eravamo lasciati lo scorso luglio, con una situazione di vuoto gestionale che vedeva il Centro Pecci di Prato senza direttore e senza un’idea di tempistiche certe per l’immediato futuro. Marco Bazzini, dopo sei anni continuativi di direzione, alla scadenza del contratto non raccoglieva l’offerta di un altro rinnovo. Così, apertasi una parentesi di valutazione, durante cui decidere come individuare la nuova figura dirigenziale, il Pecci ha proseguito i lavori di completamento, in vista dell’opening della nuova ala progettata da Maurice Nio, detta il “piercing” per la sua originale silhouette.
Oggi, finalmente, qualcosa si muove. E arriva un bando internazionale per la selezione del nuovo direttore: incarico triennale, con possibilità di rinnovo, 80mila euro come retribuzione annua di base, selezione a fronte di titoli ma anche sulla base di una presentazione di progetti da spalmare nei tre anni in questione.
Tempi corti, forse troppo: la dead line è fissata per il 2 dicembre 2013 e, vista la necessità di stilare un’ipotesi di programma a lungo termine, ci si sta un poco stretti. Stabilita anche la data di inaugurazione della nuova parte del museo, che sarà presentata ufficialmente alla città in occasione del Festival Prato in Contemporanea, a Maggio 2014. Un’occasione che riconferma e sottolinea la vocazione contemporanea della città, per la quale il Pecci ha avuto e continuerà ad avere un ruolo di grande peso, attraverso la sua attività espositiva e la valorizzazione della cospicua collezione di circa millecinquecento opere, in costante espansione.
L’investimento sostanzioso per la ristrutturazione della sede, con un artistar chiamato a lasciare un segno architettonico forte nel landscape cittadino, va di pari passo con la scelta di una nuova direzione, secondo criteri di merito e all’interno del contesto internazionale. Un’operazione che parrebbe muoversi in direzione di un rilancio generale e di un ulteriore rafforzamento, anche in vista del definitivo assetto strutturale: “Il nuovo direttore”, spiega il Cda, “avrà l’importante compito di creare l’evento inaugurale oltre a quello di traghettare il centro in questo fondamentale momento di trasformazione”. Dall’opening del prossimo maggio, infatti, partirà un ulteriore cantiere, volto a restaurare i vecchi spazi e le storiche sale espositive, grazie ai fondi messi a disposizione dal Comune di Prato e dalla Regione Toscana. Data di consegna fissata per la primavera del 2015.
– Helga Marsala
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