Cercasi nuovo Szeemann. Fondazione Prada e Qatar Museums Authority presentano il progetto Curate Award: scouting per curatori aperto fino al 31 dicembre
Ricercare nuovi modi di interpretare il ruolo di curatore e nuovi giovani che lo incarnino, cui far realizzare una grande mostra tra poco più di un anno. Questo si propone il progetto Curate Award, promosso dalla Fondazione Prada e dalla Qatar Museums Authority e presentato oggi in conferenza a Milano. Visti i soggetti coinvolti e […]
Ricercare nuovi modi di interpretare il ruolo di curatore e nuovi giovani che lo incarnino, cui far realizzare una grande mostra tra poco più di un anno. Questo si propone il progetto Curate Award, promosso dalla Fondazione Prada e dalla Qatar Museums Authority e presentato oggi in conferenza a Milano. Visti i soggetti coinvolti e il tema del contest, non stupisce che si finisca a parlare della mostra curata da Germano Celant a Ca’ Corner della Regina, in cui si ripropone l’intramontabile When Attitudes Become Form della Kunsthalle di Berna. Marco Scotini, direttore del dipartimento di Visual Arts della NABA parla di una “riflessione a 360° sulla curatela”, e sottolinea come la Fondazione con questa mostra sia passata dalla ventennale attenzione agli artisti alla nuova attenzione al ruolo del curatore, nella sua osmosi creativa con l’artista. Ci sarebbe forse da chiedersi quale sia il senso profondo del riproporre una mostra di più di quarant’anni fa, e tanto più quella, così anarchica; ma si è già fatto in lungo e in largo.
Con Harald Szeemann, comunque, il curatore non è più stato solo chi sceglie le opere, ma chi contribuisce alla loro realizzazione. Questo è il curatore aperto, spregiudicato e innovativo che Prada e il Quatar starebbero cercando: Astrid Welter, Project Director della Fondazione Prada, spiega che la mostra proposta dall’aspirante curatore potrebbe anche non essere di arte contemporanea, ma di sociologia o di scienza. Parla addirittura di cercare qualcuno che “ancora non sa di essere curatore”, ma – a quanto pare – lo capirà la giuria, composta dalla Sceicca Al Mayassa e Miuccia Prada, oltre a Rem Koolhaas, Nadine Labaki, Nawal El Moutawakel e Hans Ulrich Obrist. Si può partecipare fino al 31 dicembre, caricando un video con la proposta sul sito, accompagnato da una presentazione scritta. I venti finalisti saranno resi noti a fine febbraio, finchè in primavera verrà selezionato il vincitore.
– Giulio Dalvit
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