Diego Perrone? È un pazzo. Grande curiosità per le nuove opere esposte alla project room del Museion di Bolzano, ecco le immagini dall’opening
Non fa troppi giri di parole, Paola Tognon, nel presentare – scherzosamente e bonariamente – la mostra che Diego Perrone ha pensato per la project room del Museion di Bolzano, e inaugurata ieri in occasione della Giornata del Contemporaneo. Perchè un azzardo, e perchè un pazzo? Per le caratteristiche delle due opere che costituiscono la […]
Non fa troppi giri di parole, Paola Tognon, nel presentare – scherzosamente e bonariamente – la mostra che Diego Perrone ha pensato per la project room del Museion di Bolzano, e inaugurata ieri in occasione della Giornata del Contemporaneo. Perchè un azzardo, e perchè un pazzo? Per le caratteristiche delle due opere che costituiscono la mostra Il servo astuto, a cura di Frida Carazzato: che vedono l’artista alle prese con un’impegnativa e lunga sperimentazione sulle tecniche di fusione del vetro, con rimandi alla tradizione classica del ritratto innestati sull’indagine sul processo creativo propria di Perrone. Partendo da dei ritratti fotografici “ha elaborato un dettaglio dell’immagine, l’ha trasformato in disegno e lo ha poi trasferito nella tridimensionalità della scultura in cera, e da queste forme sono poi nate le sculture, fuse nei forni di Vetroricerca con una tecnica tradizionale, la fusione a pasta di vetro”. Incuriositi dalla novità, c’erano in tanti, a Bolzano, fra amici artisti, critici, collezionisti: li vedete nella fotogallery, assieme alle opere…
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