Mario Schifano & Sons. In Umbria la galleria Bibo’s Place riunisce sette artisti per un omaggio al genio scomparso: ecco chiccera
Il format era presentato con una certa decisione fin dalla mostra di inaugurazione: mettere a confronto le opere di un’artista storicizzato con quelle di un giovane emergente, in quel caso – tutto al femminile – quelle di Carla Accardi con quelle della giovane Rebecca Ward. Ora Bibo’s Place, la galleria di Andrea Bizzarro e Matteo […]
Il format era presentato con una certa decisione fin dalla mostra di inaugurazione: mettere a confronto le opere di un’artista storicizzato con quelle di un giovane emergente, in quel caso – tutto al femminile – quelle di Carla Accardi con quelle della giovane Rebecca Ward. Ora Bibo’s Place, la galleria di Andrea Bizzarro e Matteo Boetti attiva da qualche mese a Todi, ripropone il taglio, ma trovandosi ad aver a che fare con un artista esuberante come il grande Mario Schifano, moltiplica gli interlocutori: nasce così 8×8 64, when form becomes idea. Otto artisti che presentano otto opere ciascuno, sessantaquattro in tutto, per una perlustrazione nell’ambito romano di una certa eredità lasciata dal genio. In cima alla piramide ideale che da forma e struttura alla mostra c’è proprio il lavoro di Schifano. Dopo di lui Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Piero Pizzi Cannella, Andrea Marescalchi, Andrea Aquilanti, Roberto Pietrosanti, Davide d’Elia. Come nelle precedenti occasioni – in mezzo Bibo’s ha proposto una performance “ippico-ceramica” con protagonista Enzo Cucchi -, in Umbria converge una bella fetta di artworld prevalentemente romano: Artribune non mancava, anche per farvi vedere chiccera…
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