Ron English, Roma e la tv. Su Sky Arte HD parte una serie dedicata alla Street Art, e fra i protagonisti c’è il graffitista USA, con la sua opera al Quadraro: qui immagini e video
La puntata del 3 dicembre presenterà al pubblico Ron English, noto per opere come Abraham-Obama, e il suo nuovo lavoro “donato” al quartiere romano del Quadraro. Puntata? Sì, quella della nuova serie sulla Street Art, che Sky Arte HD introduce nel suo palinsesto (canali 130 e 400,ogni martedì h.22.00) a partire dal 12 novembre. L’opera […]
La puntata del 3 dicembre presenterà al pubblico Ron English, noto per opere come Abraham-Obama, e il suo nuovo lavoro “donato” al quartiere romano del Quadraro. Puntata? Sì, quella della nuova serie sulla Street Art, che Sky Arte HD introduce nel suo palinsesto (canali 130 e 400,ogni martedì h.22.00) a partire dal 12 novembre. L’opera dell’artista texano, esattamente in Via dei Pisoni 89 (coincidenza: il direttore di Sky Arte si chiama Roberto Pisoni), fa parte di M.U.R.O. (Museo Urbano Roma), progetto di riqualificazione del territorio attraverso l’arte ideato da David Vecchiato, che ha già coinvolto altri artisti internazionali come Gary Baseman. E l’ultima giornata di registrazione del reportage, di rifinitura e apposizione della firma, è stata anche l’occasione per una lezione sul Graffitismo: da Miami – con il suo quartiere industriale e malfamato – fino a Roma, con il suo quartiere storico-popolare. Il Quadraro, noto per la resistenza antinazista e scenario di borgata pasoliniana, incontra Ron English (Dallas, 1959) e la sua arte anche in singolari siparietti con i personaggi locali, come lo storico barbiere Gino, che l’artista ha omaggiato con un suo disegno.
Il murale realizzato da English si rifà alla sua nota icona, Mickey Mouse con maschera anti-gas, e a quella del Bambino-Hulk, che il suo occhio “fotografo” ha spinto a realizzare con effetto iperrealistico in 3D, in contrasto con uno sfondo piatto e popolato di figure sbiadite. Ma guai a parlare di Pop-Surrealismo: “quella è l’Arte realizzata in studio, ad un tavolo, non in strada”, tuona l’artista. Ma le icone surreali sono lì e ci parlano: Mickey Mouse è l’emblema della cultura pop americana che impregna il mondo nel suo processo di omologazione e “d’inquinamento”, mentre il Bambino-Hulk è espressione dei poteri forti come evidenziato dal corpo muscoloso in contrasto con la testa di bimbo e quindi con la sua immaturità: un murale che parla di un’immaturità politica dilagante. Artribune era presente, e vi racconta tutto con foto e video…
– Rossella Della Vecchia
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