Vienna Design Week 2013: le 25 ore che cambiarono l’hotel. Ma che ci fa una sedia fucsia in bilico oltre la ringhiera di un balcone del quinto piano? Video e foto per credere…
Come una cometa annuncia il Natale, così a Vienna certe sedie, ora rosa, ora arancioni o rosse, annunciano i luoghi della fitta settimana del design. Cosa che accade, per esempio, per uno dei nuovi alberghi dalle parti del centro. Che, per essere un albergo, ha un nome un tantino lungo e un po’ particolare: 25 […]
Come una cometa annuncia il Natale, così a Vienna certe sedie, ora rosa, ora arancioni o rosse, annunciano i luoghi della fitta settimana del design. Cosa che accade, per esempio, per uno dei nuovi alberghi dalle parti del centro. Che, per essere un albergo, ha un nome un tantino lungo e un po’ particolare: 25 hours Hotel at MuseumsQuartier, è al 1-3 della Lerchenfelder Strasse di Vienna. Se la seconda parte del brand si spiega da sé, data la breve distanza che separa l’albergo dall’acquartieramento dei musei del contemporaneo, la prima parte allude vagamente a una dimensione temporale immaginaria, oltre la soglia del reale. D’altronde, c’è voluta la fantasia e la filosofia del team tedesco Dreimeta, lanciatissimo sul mercato internazionale del design, per dare agli interni dell’hotel un’impronta non convenzionale, visionaria e variopinta, meticolosamente disordinata e un po’ sottosopra. Nulla di scontato, fin dall’organizzazione degli spazi della hall del piano terra, del ristorante, area wellness o del bar con terrazza dell’ottavo piano. Una prospettiva che si arricchisce di creatività artistica per le 185 camere e suite, affrescate in maniera differente l’una dall’altra.
Il brand, abbreviato in 25h, contrassegna una catena alberghiera con sedi in Europa, offrendo ai clienti un habitat che richiama certe caratteristiche locali, sempre studiate dal team Dreimeta capitanato da Armin Fischer. A Vienna ci hanno lavorato dal 2011 al 2013, ispirandosi allo storico luna park del Prater e al genere del varietà, con i loro tipici intrattenitori, prestigiatori, ballerine, clown. A concretizzare l’unicità degli ambienti contribuiscono i tanti mobili e oggetti d’arredo realizzati su misura, e gli altri reperiti in svariati mercati delle pulci e restaurati a dovere. “Tutto, senza nulla togliere alla funzionalità e al confort”, precisa Judy Hänel, giovane componente del collettivo, che al 25h accoglie i visitatori della Vienna Design Week alla suite 509.
– Franco Veremondi
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