Compleanno in Campidoglio per Micol Fontana. Cento anni di genio e d’eleganza, per l’Imperatrice del made in Italy. E in regalo dal Comune una nuova sede per la sua Fondazione
C’era anche il Sindaco di Roma Ignazio Marino, oggi, a renderle omaggio. La signora della moda, la grintosa, iconica, elegantissima Micol Fontana, ha festeggiato in grande i suoi cento anni, con una candida torta di quattro piani e una sequela di omaggi istituzionali. Un traguardo straordinario, per l’unica delle tre sorelle Fontana ancora in vita, […]
C’era anche il Sindaco di Roma Ignazio Marino, oggi, a renderle omaggio. La signora della moda, la grintosa, iconica, elegantissima Micol Fontana, ha festeggiato in grande i suoi cento anni, con una candida torta di quattro piani e una sequela di omaggi istituzionali. Un traguardo straordinario, per l’unica delle tre sorelle Fontana ancora in vita, testimone di un’epoca d’oro per il made in Italy e lei stessa anima di quel boom creativo e imprenditoriale che lanciò il fashion italiano nel mondo, a partire dagli anni Cinquanta.
Compleanno memorabile, celebrato in Campidoglio, con ospiti del mondo della cultura, della politica, dello spettacolo, del cinema e, naturalmente, della moda, accorsi per salutare lei, l’”Imperatrice” Micol, come ha voluto definirla Gianni Letta, paragonandola a Marco Aurelio, che divise “il governo dell’Impero col fratello”. Perché nel lontano 1943, insieme a Zoe e Giovanna, Micol fondava a Roma l’Atelier Sorelle Fontana, dando l’avvio a un’attività sartoriale destinata a lasciare il segno e a orientare lo stile italiano: sapienza artigianale, raffinatezza, qualità dei tagli e dei tessuti, cura maniacale per i dettagli, vocazione per il fatto a mano, miscela perfetta tra classicità e innovazione. E le star del grande schermo, le grandi attrici italiane e americane che giravano a Cinecittà, vestivano Fontana, spesso e volentieri. Un marchio e un’identità riconoscibile: tutta la semplicità, il genio e la cura di quando la moda era ancora a dimensione di bottega e a misura di couturier, prima dell’esplodere dello showbiz, delle grandi catene trendy-low cost, della guerra tra i super marchi internazionali, del mercato globale.
L’occasione di oggi ha segnato anche l’ufficializzazione del rapporto avviato tra il Comune di Roma e la Fondazione Micol Fontana, istituita nel 1994 dalla stilista per preservare storia, memorie, cimeli e patrimoni sartoriali di questa grande esperienza, promuovendo al contempo la creatività dei più giovani. “Colgo l’occasione”, ha dichiarato il Sindaco, “per rinnovare la nostra massima disponibilità a proseguire nella proficua collaborazione tra Roma Capitale e la Fondazione, nonché a portare a compimento il progetto, peraltro già in essere, per l’utilizzo della sede del Buon Pastore“. In cantiere dunque il trasloco dall’attuale sede di via Sebastianello allo storico Palazzo del Buon Pastore, in Via della Penitenza, oggi sede della Casa Internazionale delle Donne. Un riconoscimento importante da parte dell’amministrazione capitolina, che donerà una nuova casa al fondo Fontana – 500 capi originali del periodo della Dolce Vita, insieme a migliaia di bozzetti, foto e riviste d’epoca – gettando le basi, magari, per futuri progetti condivisi, nel segno della conservazione, della valorizzazione e dell’investimento nel talento italiano di ieri e di domani.
– Helga Marsala
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