Dal Museo Riso all’American Academy in Rome. Si conclude con una mostra la residenza di Nari Ward e di sette artisti siciliani, targata S.A.C.S. Un’estate fa, tra le campagne romane…

Sette artisti e sette curatori. Tutto parte da una ricerca cominciata lo scorso giugno, in un percorso che ha unito la Sicilia e Roma. Gli attori coinvolti sono Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia ed il suo archivio permanente,  S.A.C.S (Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia), affidato per il 2013 alle cure di un comitato […]

Sette artisti e sette curatori. Tutto parte da una ricerca cominciata lo scorso giugno, in un percorso che ha unito la Sicilia e Roma. Gli attori coinvolti sono Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia ed il suo archivio permanente,  S.A.C.S (Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia), affidato per il 2013 alle cure di un comitato scientifico (Laura Barreca, Daniela Bigi, Valentina Bruschi, Lorenzo Bruni, Giovanni Iovane, Helga Marsala, Cristiana Perrella). Insieme a loro anche l’American Academy in Rome, che ha collaborato alla costruzione del workshop-residenza per sette artisti siciliani dello Sportello, ospitati per sette giorni presso la tenuta di Vallefredda dello chef Antonello Colonna, a Labico, a pochi chilometri da Roma. Qui, il gruppo selezionato dai curatori di Riso ha interagito col noto artista americano Nari Ward – arrivato in veste di guest curator – ai tempi fellow presso l’Accademia.
Ad arricchire questa esperienza di immersione tra le campagne romane, dedicata alla conoscenza del territorio, al senso di una relazione sociale e creativa, all’indagine intorno ad alcuni temi cardine – il paesaggio, il cibo, la socialità, la sostenibilità, l’economia, l’dentità culturale… – c’erano anche i racconti, gli spunti, le esperienze, i percorsi di alcuni critici, curatori, filosofi, scrittori e artisti, invitati a prendere parte ai laboratori, le discussioni, i pranzi e le cene.

Togli il fermo, American Academy in Rome - allestimento, Giuseppe Lana e Nari Ward

Togli il fermo, American Academy in Rome – allestimento, Giuseppe Lana e Nari Ward

E sarà proprio l’Accademia Americana, lunedì 25 novembre, a ospitare una mostra dal titolo Togli il fermo/Let it go, curata dallo stesso Ward, che racconterà questo processo di relazione, riflessione e ideazione, nato durante la residenza e sviluppatosi nei mesi successivi: le opere esposte saranno il frutto finale del viaggio iniziato cinque mesi fa.
Anche l’ironico titolo nasce dalle giornate di Labico: “togli il fermo” è una frase che tornava nei discorsi tra artisti e curatori, a Vallefredda, legata a un episodio buffo. Una farse che indica il lasciarsi andare, l’abbandonare qualsiasi atteggiamento di difensiva, e che ha poi assunto un valore simbolico: perfetta per un posto in cui le cose accadevano nel segno dell’incontro, della genuinità, dell’apertura all’altro, della disponibilità.
Le opere, immaginate e realizzate ad hoc, rappresentano un tassello ancora inedito della ricerca di Giuseppe Buzzotta, Gabriella Ciancimino, Silvia Giambrone, Giuseppe Lana, Filippo Leonardi, Concetta Modica, /barbaragurrieri/group: tutte entreranno a far parte della collezione permanente del Museo Riso, che ha prodotto l’intero progetto. A voi qualche immagine in anteprima, scattata durante l’allestimento: work in progress, con ancora qualche ritocco da fare, inclusa un’azione collettiva prevista per domani, subito prima dell’opening. Ma non vi sveliamo di più…

Togli il fermo / Let it go
opening: 25 novembre 2013, 18 – 21
fino al 16 dicembre 2013
Galleria, American Academy in Rome – Via Angelo Masina 5, Roma
www.aarome.org

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

Scopri di più