La città come libro di pietra per l’architettura del terzo millennio? Dibattito aperto alla Casa dell’Architettura di Roma: qui ci sono le immagini

“La città è un gran libro di pietra su cui è possibile leggerne la storia, e le architetture sono le sue pagine più eloquenti”, scriveva Victor Hugo. Ma la città è anche un’opera collettiva, legata a scelte politico-economiche, e un romanzo che ogni cittadino può contribuire a scrivere attraverso nuovi percorsi di conoscenza, comprensione e riappropriazione. […]

La città è un gran libro di pietra su cui è possibile leggerne la storia, e le architetture sono le sue pagine più eloquenti”, scriveva Victor Hugo. Ma la città è anche un’opera collettiva, legata a scelte politico-economiche, e un romanzo che ogni cittadino può contribuire a scrivere attraverso nuovi percorsi di conoscenza, comprensione e riappropriazione. Sono questi gli assunti e i propositi alla base dell’incontro Condividere il progetto. Il romanzo della città, che si è svolto nei giorni scorsi alla Casa dell’Architettura di Roma, all’interno del ciclo “Qualità della vita è…”, organizzato da Lib21 – Laboratorio trasversale sulla qualità della vita –  in collaborazione con NexT e la Consulta Professione Junior dell’Ordine degli Architetti di Roma.
Tre i temi affrontati, peculiari della Capitale ma estendibili a qualsiasi altra città, sviscerati dalla tavola rotonda – a cui hanno partecipato scrittori, semiologi, giornalisti e scrittori – e dai tre video curati da Emma Tagliacollo, coordinatrice del progetto, e dalla film maker Dominga Colonna per OZ Officine Zero: Piazza San Silvestro, luogo di riferimento storico per la città, stravolta dal nuovo progetto e dalla relativa pedonalizzazione; il rapporto – negato e simbiotico – tra Roma e il Tevere, e la Coffee House di Villa Ada, spazio abbandonato e sottovalutato. Un tavolo di discussione aperto alla trasversalità di apporti e competenze, per decifrare il complesso romanzo della città attraverso diverse chiavi di lettura.

– Marta Veltri

www.lib21.org

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Marta Veltri

Marta Veltri

Marta Veltri (Cosenza, 1983) si è laureata in architettura a Roma con una tesi sull'allestimento museale delle Terme di Caracalla. Subito dopo ha fatto parte del team che ha dato alla luce UNIRE, progetto vincitore dell'ultimo YAP (Young Architects Programs)…

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