Non solo Bollywood. A Firenze torna il River To River Indian Film Festival: femminismo e diritti al centro dell’edizione 2013, con un premio griffato Piaggio
C’è l’amore tra Radha e Sita, spose di due fratelli a cui non sono legate, c’è la storia di Oonga, un bambino che si perde in una grande città ed è convinto di essere il guerriero Rama e non mancano i documentari, come Resonance of Mother’s Melody, basato sull’abitudine, diffusa tra le madri di un […]
C’è l’amore tra Radha e Sita, spose di due fratelli a cui non sono legate, c’è la storia di Oonga, un bambino che si perde in una grande città ed è convinto di essere il guerriero Rama e non mancano i documentari, come Resonance of Mother’s Melody, basato sull’abitudine, diffusa tra le madri di un piccolo villaggio nel nord est dell’India, di assegnare a ciascun figlio un suono di riconoscimento oltre al nome proprio. Descrivono molte delle sfumature dell’universo indiano, le produzioni cinematografie selezionate per la tredicesima edizione di River To River, il primo festival in Italia interamente dedicato alla cinematografia indiana contemporanea, in programma a Firenze dal 22 al 28 novembre.
Ideata e organizzata da Selvaggia Velo e inserita nella programmazione di “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze”, quest’anno la manifestazione assegna un ruolo di primo piano ai temi del femminismo e dei diritti delle donne del subcontinente, grazie ad un focus previsto in concomitanza con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (lunedì 25 novembre) e alla scelta della madrina, la diva, attivista ed ex membro del parlamento indiano Shabana Azmi, omaggiata con la prima retrospettiva italiana. Le proiezioni in programma, ovvero quaranta pellicole tra prime nazionali, europee e mondiali riveleranno l’eterogeneità della “più grande industria cinematografica del mondo”, spesso sbrigativamente associata alle sole produzioni di stampo bollywoodiano. In questa ottica si collocano l’attenzione verso il mondo dell’animazione, proposto al pubblico italiano attraverso 5 corti provenienti dall’Anifest India 2013 – Festival di cinema di animazione di Mumbai e la presenza di film inconsueti, come Pizza, il thiller-horror realizzato in Tamil Nadu, uno degli stati del sud dell’India (in programma sabato 23 novembre, come proiezione di mezzanotte) divenuto a sorpresa campione di incassi in patria.
Come per le edizioni precedenti, il festival è anche un concorso: il pubblico è chiamato ad assegnare un premio, attraverso la formula delle “cartoline-voto”, mentre la Fondazione Piaggio e Piaggio India riproporranno il Piaggio Foundation Award, assegnato al regista dei uno dei cinque lungometraggi in gara; da quest’anno, largo anche agli esperti del settore che conferiranno una menzione speciale. Tra gli appuntamenti collaterali si segnalano la festa di inaugurazione con musica Bollywood e punjabi, il programma di incontri (ad ingresso gratuito) sulla moda indiana e sull’orientalismo a Firenze e il seminario Profumi e sapori dell’India: le spezie nella cucina del Kerala. Il “best of” del festival raggiungerà quindi Roma (dal 29 novembre al 1 dicembre 2013, presso il Nuovo Cinema Aquila), mentre il prossimo febbraio farà tappa allo Spazio Oberdan di Milano.
– Valentina Silvestrini
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati