Osmosi creative tra la Luiss e Grandi Stazioni di Roma. Gli studenti riflettono sulla crisi, con una curatela collettiva. Da Mircea Cantor a Margherita Morgantin, in mostra alla Stazione Tiburtina
Prossima fermata, Roma Tiburtina. Grandi Stazioni SpA collabora con l’Università LUISS di Roma per una grande mostra realizzata dagli studenti del Master of Art. Sotto la guida di Achille Bonito Oliva, responsabile scientifico del corso, gli studenti hanno formulato il tema Osmosis, con l’obiettivo di restituire, attraverso le opere degli artisti, il ritratto dell’incertezza che […]
Prossima fermata, Roma Tiburtina. Grandi Stazioni SpA collabora con l’Università LUISS di Roma per una grande mostra realizzata dagli studenti del Master of Art. Sotto la guida di Achille Bonito Oliva, responsabile scientifico del corso, gli studenti hanno formulato il tema Osmosis, con l’obiettivo di restituire, attraverso le opere degli artisti, il ritratto dell’incertezza che caratterizza la crisi contemporanea. Osmosis – raccontano i curatori, invitando all’inaugurazione che si terrà il 7 novembre – vuole essere un fenomeno comunicativo, un modo di interpretare lo spazio in cui, da un nucleo espositivo centrale l’energia si propaga spontaneamente tutt’intorno, così come nel processo biologico avviene lo scambio di elementi tra cellula e cellula. È il connubio fra l’architettura sospesa e la potenza espressiva dell’arte a restituire un’immagine dell’instabilità del presente e dell’ambiguità della nostra epoca. Organizzandosi come un “curatore collettivo” che supplisce a tutti gli aspetti scientifici, tecnici e promozionali dell’evento, il gruppo ha invitato in mostra: Allis/Filliol, Mircea Cantor, Ludovica Carbotta, Gea Casolaro, William Cobbing, Fausto delle Chiaie, Mark Jenkins, Margherita Morgantin, Ivan Navarro, Donato Piccolo, Cesare Pietroiusti/Paul Griffiths, Domenico Romeo, RAM radioartemobile, tutti chiamati a confrontarsi sul tema. Frantumazione, smaterializzazione, multimedialità, fino alla pura sonorità, sono le parole chiave di un percorso che descrive attraverso il duplice sguardo dei giovani curatori e degli artisti l’instabilità sociale che attanaglia il Paese. Il progetto è dedicato alla memoria della violinista Carlotta Nobile, diplomata Luiss nell’anno 2011/2012, scomparsa a causa di un tumore a soli 24 anni.
– Santa Nastro
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