Outdoor Festival, quando la street art è nel segno del crowdfunding. Sten & Lex, a Roma, si mettono al lavoro su una facciata gigante. Con diecimila euro in tasca
È diventato un po’ il passepartout per i progetti più difficili, quelli che altrimenti non ci avresti scommesso nemmeno da lontano. Un vero e proprio must tra le diverse pratiche di finanziamento a scopi culturali e creativi. Parliamo del crowdfunding, parolina magica che apre le porte della fattibilità anche a chi denari in tasca non […]
È diventato un po’ il passepartout per i progetti più difficili, quelli che altrimenti non ci avresti scommesso nemmeno da lontano. Un vero e proprio must tra le diverse pratiche di finanziamento a scopi culturali e creativi. Parliamo del crowdfunding, parolina magica che apre le porte della fattibilità anche a chi denari in tasca non ne ha, o non ne ha abbastanza. E sono privati, singoli cittadini, associazioni non profit, istituzioni, biennali, musei internazionali a puntare su questo geniale metodo partecipato, una sorta di cyber-colletta che, sfruttando il potere del web, chiama a raccolta quanti abbiano voglia di farsi co-produttori di un evento o un progetto, lasciando una quota in cambio di un piccolo benefit.
E non poteva mancare all’appello anche la street art, che in quanto a dinamiche indipendenti, non commerciali, collettive, è sicuramente uno dei riferimenti doc. In Italia è stato di recente lo Outdoor Urban Art Festival ad adottare questa strategia, per riuscire a finanziare il lavoro più ambizioso dell’edizione 2013: una grande installazione di public art, interamente sostenuta dalla gente, con un budget di 10mila euro da raggiungere entro cinquanta giorni. Era la prima volta che un’operazione simile veniva tentata in ambito street, in Italia, e il risultato è stato eccellente: cifra superata, entro al dead line, con una partecipazione di massa e un entusiasmo massiccio. Protagonisti dell’evento saranno Sten&Lex, celebre e talentuoso street-duo romano, già coinvolto in precedenza da istituzioni pubbliche per importanti committenze.
Per l’occasione, i due lavoreranno sullo stesso supporto usato nel 2010 per un’installazione di Poster Art. Dal volto di Totti con la Lupa, che come un’enorme pagina di rotocalco strappata e srotolata, giganteggiava sulla facciata di una palazzina di via Caffarom, si giungerà a un disegno composto da una trama di linee, geometrie, segmenti spezzati.
Sono stati circa cento i sostenitori del progetto, tra collezionisti, appassionati d’arte, semplici cittadini e la galleria Wunderkammern, partner di questa edizione del festival. Strategica, per tempismo e per consistenza, la donazione di JWT, società leader mondiale nel campo della comunicazione, con una sede a Roma. Il suo sostegno, arrivato in corner, ha dato la spinta finale per raggiungere il budget entro i tempi stabiliti. Cantieri appena aperti e opening fissato per metà dicembre.
– Helga Marsala
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati