Parte con Marinella Senatore il secondo ciclo di incontri de “La Costruzione di una cosmologia”. Stavolta a Roma, all’American Academy. E ad orchestrare tutto, dopo Tosatti, c’è Giuseppe Stampone
Il primo ciclo di appuntamenti ruotava intorno alla figura dell’artista, e più precisamente al suo “ruolo sociale” oggi. A discuterne, durante quattro incontri vis à vis, erano coppie di artisti di diversa generazione, in un dialogo aperto, declinato attraverso vari sottotemi: Alfredo Pirri e Giuseppe Stampone per la politica, Giuseppe Gallo e Andrea Mastrovito per […]
Il primo ciclo di appuntamenti ruotava intorno alla figura dell’artista, e più precisamente al suo “ruolo sociale” oggi. A discuterne, durante quattro incontri vis à vis, erano coppie di artisti di diversa generazione, in un dialogo aperto, declinato attraverso vari sottotemi: Alfredo Pirri e Giuseppe Stampone per la politica, Giuseppe Gallo e Andrea Mastrovito per la bellezza, Stefano Arienti e Andrea Nacciarriti per l’economia, Gianfranco Baruchello e Alessandro Bulgini per le utopie le quotidiano, Jannis Kounellis e Gian Maria Tosatti per l’identità. Sempre a Napoli, sempre al Museo Nitsch – eccetto un’unica deviazione romana – e sempre con la cura di Tosatti.
Oggi, La costruzione di una cosmologia presenta il suo vol. 2, tutto ambientato a Roma. Un altro blocco di cinque conversazioni – stavolta a cura di Giuseppe Stampone – per discutere di “cosa, nell’arte italiana degli ultimi 15 anni, è stato importante per gli artisti di questa generazione”. Dal ruolo dell’artista alla sua urgenza intellettuale, la sua connotazione storica, il perimetro della sua azione linguistica e reazione poetica. Un tentativo – indiscutibilmente necessario, forse oggi come non mai – di analizzare lo spazio e il volto di una scena, per provare a comprendere: quello che è accaduto, quello che non è accaduto e quello che potrebbe accadere. Come dire, l’analisi in vista di una sintesi, e poi di una nuova genesi. Dunque: quali fil rouge rintracciare, tra le diverse ricerche degli artisti giovani e mid career italiani, che stanno costruendo un milieu creativo troppo spesso giudicato fragile, poco internazionale, non abbastanza coraggioso? Quali originalità, quali tratti distintivi e quale sentire comune? Che tipo di comunità sta venendo fuori, all’inizio del terzo millennio, in un’Italia impantanata tra crisi economica, crisi politica e crisi culturale?
Dieci artisti, tutti fra i 30 e i 40 anni, saranno i testimoni di dieci storie individuali e insieme i narratori di quindici anni confusi, che ancora di una storia comune stanno cercando il senso. Perché l’interrogativo da porsi, alla fine, con un mix di timore e desiderio, è uno solo: stiamo scrivendo pagine significative, per un’ipotesi di storia dell’arte italiana? O a restare è davvero questo momento cieco, in cui talvolta crediamo di transitare?
Ecco le cinque coppie chiamate a dibattere, guardandosi dentro e sporgendosi verso fuori: Marinella Senatore e Giuseppe Stampone (27 novembre), Luca Francesconi e Andrea Nacciarriti (12 dicembre), Luca Francesconi e Andrea Nacciarriti, Alice Cattaneo e Andrea Mastrovito (7 gennaio), Giulio Frigo e Alessandro Bulgini (18 gennaio), Arcangelo Sassolino e Gian Maria Tosatti (1 febbraio). I primi tre incontri saranno ospitati dall’American Academy in Rome, tra le più prestigiose istituzioni culturali cittadine, mentre gli ultimi due si terranno al MAAM – Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, un museo in costruzione creato all’interno di uno spazio occupato da migranti. E anche per questo secondo volume le sintesi video di tutti gli appuntamenti approderanno, regolarmente, su Artribune Television.
– Helga Marsala
La costruzione di una cosmologia Vol. 2
Marinella Senatore – Giuseppe Stampone
27 novembre 2013, ore 18.30
American Academy in Rome – Via Angelo Masina, 5
www.aarome.org
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