Riapre a New York il Queens Museum of Art, ecco le immagini. Quattro anni di lavori, 65 milioni di dollari spesi, 15mila metri quadrati di spazi guadagnati
Dopo quattro anni e 65 milioni di dollari di soldi spesi, New York recupera a pieno regime il Queens Museum of Art. Fondato nel 1939 come padiglione della World’s Fair, il QMA durante la sua storia è stato adibito ai più versatili usi quali sede ad interim dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (1946-50), ancora padiglione […]
Dopo quattro anni e 65 milioni di dollari di soldi spesi, New York recupera a pieno regime il Queens Museum of Art. Fondato nel 1939 come padiglione della World’s Fair, il QMA durante la sua storia è stato adibito ai più versatili usi quali sede ad interim dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (1946-50), ancora padiglione della World’s Fair nel 1964 e addirittura pista da ghiaccio per diversi decenni. Il museo, grazie alle opere di restauro e ingrandimento realizzate dallo studio architettonico londinese Grimshaw, oggi può contare su 15mila metri quadrati in più per compiere la propria missione concentrata su attività capaci di riflettere l’iper-diversità e la multi-culturalita della metropoli.
Grazie alla riapertura, si tomano ora ad ammirare i pezzi forti delle collezioni permanenti, dallo storico panorama della città di New York di Robert Moses ai Tlffany della collezione Neustadt. Per l’occasione sono state poi inaugurate la mostra World’s Fair Visible Storage, dedicata alla storia del museo, e il monumentale solo show The Shatterer di Peter Schumann. Il nuovo atrio, smessi definitivamente i panni da pista da pattinaggio sul ghiaccio, ha ospitato l’installazione The People’s United Nations (pUN, dell’artista messicano Pedro Reyes. Nella sala Queens International sono stati esposti una serie di lavori di artisti Taiwanesi selezionati dalla curatrice Meiya Cheng.
L’apertura del museo ha sancito la seconda tappa della mostra itinerante An Inclusive World. Nato da un’idea dell‘artista/curatrice Vida Sabbaghi, il progetto mira a creare ponti fra artisti fai-da-te e quelli che hanno avuto una completa formazione accademica. Nella gallery, tante immagini dall’opening…
– Alessandro Berni
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