Silvia Camporesi e Luca De Angelis si aggiudicano il Premio Fabbri 2013, spuntandola sui sessanta finalisti in mostra a Pieve di Soligo. Fotografia e pittura, evocando paesaggi sospesi
Sono Silvia Camporesi e Luca De Angelis i vincitori della seconda edizione del “Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee”, curato da Carlo Sala. In occasione dell’opening di sabato 30 novembre a Pieve di Soligo, la giuria – Antonio Arévalo, Andrea Bruciati, Stefano Coletto, Martina Cavallarin, Filippo Maggia, Luca Panaro, Roberta Valtorta, Francesco Zanot – […]
Sono Silvia Camporesi e Luca De Angelis i vincitori della seconda edizione del “Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee”, curato da Carlo Sala. In occasione dell’opening di sabato 30 novembre a Pieve di Soligo, la giuria – Antonio Arévalo, Andrea Bruciati, Stefano Coletto, Martina Cavallarin, Filippo Maggia, Luca Panaro, Roberta Valtorta, Francesco Zanot – ha reso noto il risultato delle consultazioni, dopo un’attenta analisi delle sessanta opere finaliste.
A convincere tutti è stato il lavoro Bosco bianco (2012) della Camporesi, che si è aggiudicato la sezione dedicata alla “Fotografia contemporanea”. Parte del ciclo Qualche volta, la notte, composto da varie fotografie e un video, l’opera riprende un suggestivo aneddoto legato alla riprese del capolavoro di Michelangelo Antonioni, Deserto rosso: una pianta verniciata di bianco avrebbe dovuto comparire in una singolare scena, se la rugiada e l’elevata temperatura non avessero sciolto il colore, vanificando il tentativo di trasfigurazione. L’artista, richiamando questa memoria di backstage, dà vita a un paesaggio surreale e sospeso, in cui una fila di alberi dai candidi tronchi scompare in una coltre nebbia, quasi oscillando, lentamente.
Due menzioni, per questa stessa sezione: The Ice Monolith (2013) di Stefano Cagol, progetto nato per il Padiglione delle Maldive dell’ultima Biennale di Venezia, e Persona (2013) di Fabio Sandri, stratificazione di volti ispirata all’omonimo film di Ingmar Bergman.
È invece la pittura a trionfare nella sezione “Arte emergente”, grazie alla tela Esploratori (2013) di Luca De Angelis: ricostruzione di un’immagine pescata sul web, il dipinto unisce scopo documentativo, recupero della memoria collettiva, indebolita dal sovraccarico iconografico, e sottile disorientamento, grazie ad una ambiguità visiva che confonde dati, oggetti, contesti, aprendoli a dubbi e misteriose evocazioni.
Due menzioni anche in questo caso: Riccardo Giacconi con il video Quello che non c’è (#3) del 2012 e Graziano Folata per SlowDistance, 2013.
A entrambi i vincitori va un premio acquisto di 5mila euro, a cui è legata l’acquisizione delle opere nella collezione della Fondazione Francesco Fabbri Onlus, custodita a Casa Fabbri. C’è tempo fino al prossimo 22 dicembre per ammirare tutte le opere giunte in finale, esposte a Villa Brandolini.
– Helga Marsala
“Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee”
a cura di Carlo Sala
Villa Brandolini
Solighetto di Pieve di Soligo (Treviso), Piazza Libertà 7
fino al 22 dicembre 2013
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