Sotheby’s sempre sulle montagne russe, dopo 20 anni lascia il boss del contemporaneo e battitore Tobias Meyer. Pesa la sudditanza ormai conclamata verso Christie’s: e anche i maldipancia di Dan Loeb…
“È stato una figura centrale nella storia di Sotheby’s per oltre 20 anni, e siamo grati per il suo contributo“. In questo modo il CEO Bill Ruprecht ha commentato la notizia: Tobias Meyer, Worldwide Director del Dipartimento di arte contemporanea e storico banditore di Sotheby’s, annuncia che lascerà la casa d’aste dopo oltre 20 anni […]
“È stato una figura centrale nella storia di Sotheby’s per oltre 20 anni, e siamo grati per il suo contributo“. In questo modo il CEO Bill Ruprecht ha commentato la notizia: Tobias Meyer, Worldwide Director del Dipartimento di arte contemporanea e storico banditore di Sotheby’s, annuncia che lascerà la casa d’aste dopo oltre 20 anni di carriera all’interno della compagnia. Meyer era entrato nella compagnia nel 1992 come capo del Dipartimento di arte contemporanea a Londra, diventandone Worldwide Director cinque anni dopo.
Tutto ciò avviene in un momento di aspre polemiche nate alcune settimane fa da uno dei maggiori azionisti di Sotheby’s, l’hedge fund manager Dan Loeb, che aveva puntato il dito contro Ruprecht e gli sperperi di denaro per la compagnia, uniti alle minori performance rispetto alla storica rivale Christie’s. La scorsa settimana a New York Sotheby’s ha raggiunto il più alto totale nella sua storia per un’asta di arte contemporanea, ma nulla in confronto al risultato di Christie’s, che è volata di $300 milioni più in alto.
– Martina Gambillara
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati