Torino Updates: Cripta 747 “naviga a vista”. E si sposta da Franco Noero. Nuova stagione e nuova location temporanea per lo spazio progetto reinventatosi in forma nomade
“Navigazione a vista”: caso, abilità, istante. Una modalità che, nella navigazione aerea, considera l’orientamento e la conoscenza geografica della zona sorvolata secondo la regola del “vedere ed essere visti”, così da mantenere una separazione idonea dagli ostacoli. Cripta 747, spazio di approfondimento e centro culturale per le arti di Torino, battezza con quest’espressione la programmazione […]
“Navigazione a vista”: caso, abilità, istante. Una modalità che, nella navigazione aerea, considera l’orientamento e la conoscenza geografica della zona sorvolata secondo la regola del “vedere ed essere visti”, così da mantenere una separazione idonea dagli ostacoli.
Cripta 747, spazio di approfondimento e centro culturale per le arti di Torino, battezza con quest’espressione la programmazione 2013/2014, con tanto di cambio sede, che – come da comunicato – sarà “un percorso di osservazione del paesaggio e di approfondimento sul Mediterraneo, attraverso un lavoro di ricerca sul campo e di condivisone e dialogo tra artisti, ricercatori e scrittori. L’idea è mantenere attivo un monitoraggio trasversale dedicato alle ricerche e alle realtà italiane, riflettendo sulla geografia in senso etimologico: un insieme di architetture, pensieri e attraversamenti di spazi e tempi, che si concretizzano per mezzo di collaborazioni con entità sensibili dislocate sulla penisola”.
Il project space gestito da Renato Leotta, Alexandro Tripodi ed Elisa Troiano, migrerà dunque per un anno dalla Galleria Umberto I di Porta Palazzo, dove si trovava dal 2008, al basement della Galleria Franco Noero, per la realizzazione di un progetto stagionale. Uno spostamento che arriva come soluzione transitoria, dopo la perdita della sede originaria, abbandonata per mancanza di fondi. Il primo appuntamento nel nuovo quartier generale sarà Ente da fare, una doppia personale degli artisti palermitani Giuseppe Buzzotta e Vincenzo Schillaci, con opening il 9 novembre in concomitanza con la Notte delle Arti Contemporanee. Titolo divertente e insieme pungente, che nella forma dialettale richiama certi tipici atteggiamenti nichilisti della generazione dei trentenni italiani: “niente da fare” diventa qui un’ipotesi per un rinnovamento dei valori condivisi e una riflessione sulla condizione esistenziale del presente, anche in relazione alla produzione e alla comprensione delle immagini. A seguire, in serata, è in programma un appuntamento del ciclo MAD MED, progetto parallelo dedicato alle interazioni tra ricerche musicali, arti e performance, nel quale vengono coinvolti produttori della scena elettronica: la location è il Club Tucano e in line up ci sono Primitive Art, Aniello, Oobe, Tba.
Il giorno precedente, invece, durante un talk ad Artissima, sarà presentato il nuovo gruppo di lavoro della piattaforma di scrittura T-A-X-I, il cui scopo è quello di elaborare ricerche interdisciplinari. Team curatoriale composto da: Daniela Bigi, Antonella Camarda, Barbara Casavecchia, Davide Daninos, Eva Fabbris, Beniamino Foschini, Luca Lo Pinto e Pier Paolo Tamburelli.
– Giangavino Pazzola
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