Un miliardo e mezzo per la cultura. Approvato il nuovo programma Cultura 2014 – 2020 del Parlamento Europeo: sostegno anche ai giovani artisti
Era molto atteso, si è temuto il peggio, si sono contati i giorni. E finalmente è arrivato il Sì dal Parlamento Europeo per il nuovo programma Cultura 2014 – 2020. 650 voti a favore, 32 contrari e 10 astensioni per il nuovo settennio di finanziamenti a cultura, creatività e audiovisivo che vedrà quasi un miliardo […]
Era molto atteso, si è temuto il peggio, si sono contati i giorni. E finalmente è arrivato il Sì dal Parlamento Europeo per il nuovo programma Cultura 2014 – 2020. 650 voti a favore, 32 contrari e 10 astensioni per il nuovo settennio di finanziamenti a cultura, creatività e audiovisivo che vedrà quasi un miliardo e mezzo su questi fronti. Circa il 9% in più rispetto al programma 2007 – 2013, con una ripartizione che vede il 56% destinato ai Media (con attenzione esplicitata alle opere cinematografiche e audiovisive, ai produttori indipendenti, alle coproduzioni, alla distribuzione e alle sale cinematografiche), il 31% a Cultura e il restante 13% alle iniziative transettoriali. Per queste ultime, inoltre, è previsto un discorso inedito, il fondo di garanzia europea, che assisterà i prestiti nazionali alle micro, piccole e medie imprese culturali e creative.
Il programma nasce in un momento molto difficile per il mondo della cultura a livello europeo, e darà respiro a molte delle realtà che oggi operano a livello nazionale e transnazionale. Attenzione per i giovani artisti, per chi opera sul digitale, per le azioni innovative e per i nuovi modelli di business. Tutto questo a seguito di un durissimo braccio di ferro che ha visto il Parlamento impegnato ad evitare e ridurre i tagli richiesti dal Consiglio dei Ministri europeo. “Abbiamo salvaguardato”, ha spiegato la relatrice Silvia Costa, “l’aumento del finanziamento dei settori culturali e creativi, tra cui l´audiovisivo, rispetto al settennio precedente. Non può essere diversamente per un comparto come quello delle industrie culturali e creative che rappresenta il 7% del PIL europeo, occupa quasi otto milioni di persone e coinvolge 1 milione di imprese”.
– Santa Nastro
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati