Va bene il design autoprodotto, ma come si fa? Arriva un ciclo di workshop sulle lavorazioni artigianali, e si parte con la Fonderia Battaglia di Milano e la fusione a cera persa
Si parla ormai quasi solo di autorproduzione e di makers, in campo di design, ma si tralascia il fatto che le nuove leve sanno poco o niente delle antiche maestranze artigiane. Per i giovani designer sprovvisti dei rudimenti di base delle lavorazioni artigianali e armati solo di stampanti 3D, arriva ora in aiuto la serie […]
Si parla ormai quasi solo di autorproduzione e di makers, in campo di design, ma si tralascia il fatto che le nuove leve sanno poco o niente delle antiche maestranze artigiane. Per i giovani designer sprovvisti dei rudimenti di base delle lavorazioni artigianali e armati solo di stampanti 3D, arriva ora in aiuto la serie di workshop Manufacto. Un ciclo di incontri organizzato dalla Resign Academy, in collaborazione con Subaleterno1 e Autoproduzioni Italiane, che hanno ben pensato di scovare in tutta Italia le eccellenze artigiane e organizzare workshop tematici con esperti del settore.
Si parte da Milano con un luogo magico e particolare, di cui pochi conoscono l’esistenza, la Fonderia Artistica Battaglia, specializzata nella fusione a cera persa. Dal 15 al 17 novembre 2013 i caratteristici spazi della Fonderia apriranno le loro porte agli aspiranti makers e ospiteranno lezioni ex catedra di Stefano Maffei e Andrea Gianni proprio sulle dinamiche dell’autoproduzione e lecture teoriche di Stefano Caggiano, critico ed esperto dei linguaggi del design. Andrea Magnani e Giovanni Delvecchio, in arte Resign, assieme allo studio Sovrappensiero assisteranno invece i partecipanti in tutte le fasi della progettazione. Alla conclusione dei tre giorni verrà selezionato il prodotto migliore che sarà messo in vendita sullo store online di Autoproduzioni Italiane.
I posti a disposizione sono solo 15 e le iscrizioni scadono il 10 novembre 2013. Chi volesse cimentarsi con la fusione a cera persa può riservare una postazione scrivendo a [email protected]. Per i curiosi che vogliono scoprire quale lavorazione artigianale verrà sdoganata alla prossima tappa diamo come indizio solo il nome di una città: Faenza. Indovinello fin troppo facile, no?
– Valia Barriello
[email protected]
www.resign.it
www.fonderiabattaglia.com
www.subalterno1.com
www.designconsultant.it
www.sovrappensiero.com
www.autoproduzioniitaliane.com
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