PhotoSpotLand acquisisce l’archivio di Museumland, con 20mila musei catalogati. Cresce la piattaforma digitale di Mario Bucolo, per fotografi, viaggiatori e turisti culturali
È una nuova foto-community online, con sede a Catania e New York, nata per mettere in rete gente con hobby e passioni comuni: viaggi, fotografia, cultura. Ideatore e fondatore è Mario Bucolo, catanese, imprenditore e fotografo lui stesso, nonché incallito globe trotter, lanciatosi un anno fa in questa avventura, divertente e ben congegnata: la piattaforma diPhotoSpotLand accoglie fotografi di ogni […]
È una nuova foto-community online, con sede a Catania e New York, nata per mettere in rete gente con hobby e passioni comuni: viaggi, fotografia, cultura. Ideatore e fondatore è Mario Bucolo, catanese, imprenditore e fotografo lui stesso, nonché incallito globe trotter, lanciatosi un anno fa in questa avventura, divertente e ben congegnata: la piattaforma diPhotoSpotLand accoglie fotografi di ogni tipo e livello, dal professionista al dilettante, dal turista al’artista, invitati a immortalare luoghi, paesaggi, architetture, eventi rituali o eccezionali, cogliendone la bellezza e condividendoli con il popolo dei fruitori digitali. Accanto alla descrizione del soggetto, fondamentale è la dotazione tecnica: angolazione dello scatto, tipo di macchina fotografica, condizioni di luce, eccetera. Per un massimo di tre scatti a spot.
Grande successo negli scorsi mesi e un nuovo step da compiere oggi. PhotoSpotLand Acquisisce infatti Museumland, il Portale mondiale dei musei e delle destinazioni culturali, una delle prime startup italiane, lanciata a Catania nel lontano 1999, proprio da Bucolo, allora ventenne, impegnato a muovere i suoi primi passi nel settore del marketing culturale e della comunicazione dei museale. Già allora ben consapevole di un fatto: il mondo della rete era il vero perno attorno a cui sarebbe cambiata radicalmente la maniera di fruire e di raccontare i beni culturali e il mondo della creatività. Museumland, tornato dunque alle origini, offre a PhotoSpotLand i suoi 20mila musei, distribuiti 142 nazioni, come bagaglio prezioso: un livello ulteriore di confronto tra utenti appassionati e professionisti, ma anche tra chi offre servizi legati al turismo culturale, dalla vendita di biglietti per musei, aree archeologiche e mostre, alle prenotazioni di visite guidate, dal merchandising, passando per hotel e trasporti.
La tabella di marcia prevede entro il primo trimestre 2014 l’aggiornamento di sito, software e database (quest’ultimo abbandonato dal 2007), così da integrare il tutto in un’unica piattaforma web. “Il settore dei musei e della cultura solo recentemente si è aperto al mondo digitale: agli inizi del 2008 solo una quarantina di musei al mondo aveva un blog e solo poche decine erano su Facebook o, prima, su MySpace”, spiega Bucolo. Aggiungendo: “Il sistema culturale, a livello internazionale, è fatto di networking e fiducia. Non ci si può improvvisare ed è necessario anche capire come fare sinergia: quello che per altri può essere una startup dedicata al mondo culturale, per PhotoSpotLand diventa solo una feature all’interno di una company. E gli investitori seri non investono in feature, ma in company”. E l’avventura imprenditoriale prosegue, con una veste nuova, allargata e sempre più interattiva.
– Helga Marsala
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