Tante immagini dalla prima uscita di Hou Hanru al Maxxi. “Non basta ricordare”, un riallestimento ragionato delle collezioni, 200 opere in tutti gli spazi del museo
Una collezione avviata nel 2000, che comprende 350 opere tra cui quelle di Boetti, Kapoor, Kentridge, Merz, Penone e Vezzoli. E oltre 110mila documenti dalla collezione di architettura, con gli archivi di Carlo Scarpa e Aldo Rossi e schizzi, modelli e fotografie di De Carlo, Soleri, Superstudio, Ito, Zucchi, Campo Baeza, Basilico, Iodice. Non basta […]
Una collezione avviata nel 2000, che comprende 350 opere tra cui quelle di Boetti, Kapoor, Kentridge, Merz, Penone e Vezzoli. E oltre 110mila documenti dalla collezione di architettura, con gli archivi di Carlo Scarpa e Aldo Rossi e schizzi, modelli e fotografie di De Carlo, Soleri, Superstudio, Ito, Zucchi, Campo Baeza, Basilico, Iodice.
Non basta ricordare é un percorso che invade tutti gli spazi del Maxxi, dalla Lobby al primo piano. Un’area di oltre 3mila mq in cui per la prima volta il direttore artistico cinese Hou Hanru mette in mostra alcune opere delle collezioni di arte e architettura del museo, circa 200. “Non solo conservare ed esporre eccellenti opere d’arte contemporanee”, ha commentato Hanru, “ma anche attivare un processo vivo in cui la memoria della storia venga continuamente ricostruita, per dare all’opera nuova vitalità, per continuare a produrre significati che ispirino la comprensione del presente”. Direttamente dall’opening, una prima fotogallery…
– Zaira Magliozzi
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