A Milano apre il MUBA. Il Museo per Bambini ha oggi una sede stabile: la suggestiva Rotonda della Besana accoglie mostre, laboratori, attività multimediali. Tutto a misura dei più piccoli
Chi non ha dimenticato gli insegnamenti di Bruno Munari ricorderà tra tutti il più importante: “Giocare è una cosa seria! I bambini di oggi sono gli adulti di domani, aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi, aiutiamoli a sviluppare tutti i sensi, aiutiamoli a diventare più sensibili. Un bambino creativo è un bambino felice! ” Fin dal […]
Chi non ha dimenticato gli insegnamenti di Bruno Munari ricorderà tra tutti il più importante: “Giocare è una cosa seria! I bambini di oggi sono gli adulti di domani, aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi, aiutiamoli a sviluppare tutti i sensi, aiutiamoli a diventare più sensibili. Un bambino creativo è un bambino felice! ”
Fin dal 1995 MUBA, Associazione Museo dei Bambini, lavora per aprire uno spazio permanente in cui i piccoli possano crescere a contatto con le arti. Un posto dove imparare, giocando. MUBA, pur non avendo una sede stabile, ha inaugurato nel tempo 13 grandi mostre e laboratori, registrando un successo di pubblico crescente. Ma a partire dal 24 gennaio 2014 per MUBA la musica cambia, grazie all’apertura, può finalmente, di uno spazio fisso nel cuore di Milano.
La Rotonda della Besana, col sostegno del Comune di Milano, diventerà infatti la sede ufficiale e ogni ala dello storico edificio con pianta a croce greca sarà destinata a una precisa funzione. Il caratteristico parco circolare, protetto da mura, renderà ancora più sicuro il gioco dei bambini. Mostre, itinerari didattici, laboratori, attività multimediali: saranno diverse le iniziative pensate per i più piccoli, guidati attraverso il gioco alla scoperta delle arti applicate.
Si comincia con Scatole, una mostra dedicata allo sviluppo del pensiero creativo, con diverse installazioni con cui interagire. E poi “L’essenza e l’eccesso” di Paolo Ulian, già presente da Cascina Cuccagna durante lo scorso Salone del mobile. Un percorso espositivo che dimostra come ogni azione quotidiana possa essere svolta con oggetti che alimentano il consumismo, oppure, scegliendo la via del buon senso, con un oggetto che consente di risparmiare risorse. Un’esposizione educativa per alimentare nei più piccoli un sentimento etico nei confronti dell’ambiente. E come per ogni favola, questo è solo l’inizio…
– Valia Barriello
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