I furbetti del museino. Alla Tate di Londra porte spalancate agli artisti trustees del museo. Polemiche per una mostra che include Tomma Abts: ma prima di lei favorito l’ex fidanzato Chris Ofili
Per una volta la stampa inglese, sempre prontissima a censurare i malcostumi di mezzo mondo (spessissimo quelli italici), e costretta a guardare fra le mura di casa. Nell’occhio del ciclone finisce nientemeno che “sua maestà” la Tate Gallery, accusata di palese conflitto di interesse per i favoritismi riservati agli artisti che siedono fra i trustees […]
Per una volta la stampa inglese, sempre prontissima a censurare i malcostumi di mezzo mondo (spessissimo quelli italici), e costretta a guardare fra le mura di casa. Nell’occhio del ciclone finisce nientemeno che “sua maestà” la Tate Gallery, accusata di palese conflitto di interesse per i favoritismi riservati agli artisti che siedono fra i trustees del museo. Ultimo caso, quello di Tomma Abts, artista tedesca vincitrice del Turner Prize, cooptata nel consiglio direttamente dal primo ministro inglese. Opere dell’artista compaiono nella mostra Painting Now: Five Contemporary Artists, alla Tate Britain: e la cosa non va giù alla comunità dei creativi britannici.
“Ci sono decine di migliaia di artisti in questo paese che avrebbero dato qualsiasi cosa per avere il loro lavoro esposto alla Tate”, grida l’artista Charles Thompson. “Invitare un trustee appare come un palese favoritismo: va da sé che avere un dipinto esposto in una prestigiosa galleria nazionale può solo migliorare le capacità di guadagno dell’artista”. Posizioni biliose, forse mosse da semplice invidia? Non si direbbe, visto che la Tate su questo fronte è recidiva, e per un caso ben più grave, costato una censura pubblica dalla potentissima Charity Commission. Protagonista? Chris Ofili, solo incidentalmente ex fidanzato di Tomma Abts: lui addirittura beneficiato da un’acquisizione da 700mila sterline, quando sedeva nel board of trustees.
Tutte cose ben note al boss del museo Sir Nicholas Serota: è infatti emerso che l’agente di Ofili aveva persino sollecitato Serota per accelerare il pagamento, visto che il suo cliente era in procinto di sposarsi e aveva urgente bisogno di soldi…
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