Incontri a distanza. Louis Vuitton restaura due tele del Carpaccio e le espone nella sua boutique di Venezia. In dialogo con Bill Viola
Le tele del Carpaccio sono due e sono esposte al terzo piano dello store Louis Vuitton di Venezia, a due passi da Piazza San Marco, all’interno del palazzetto appena ristrutturato dall’archistar delle botique, Peter Marino. Provenienti dalle cantine del Museo Correr, le tele – entrambe di recentissima attribuzione – sono state restaurate grazie al finanziamento […]
Le tele del Carpaccio sono due e sono esposte al terzo piano dello store Louis Vuitton di Venezia, a due passi da Piazza San Marco, all’interno del palazzetto appena ristrutturato dall’archistar delle botique, Peter Marino.
Provenienti dalle cantine del Museo Correr, le tele – entrambe di recentissima attribuzione – sono state restaurate grazie al finanziamento della maison francese. Quindi, l’idea di metterle a confronto con delle opere contemporanea, creando un salto temporale di cinque secoli. Detto, fatto: i due curatori, Adrien Goetz e Hervé Mikaeloff, scelgono Bill Viola, grande estimatore del Rinascimento, autore di straordinarie rivisitazioni di opere toriche d’arte sacra. Ed è Bill Viola a scegliere le sue Emergence (2000) e in Eternal Return (2002) come ideali “interlocutori” del Carpaccio, partendo dai temi eterni della nascita e della morte.
Così nasce Renaissance: attraversata la scintillante boutique Vuitton, si accede in una stanza buia, in cui dominano gli straordinari piccoli dipinti quattrocenteschi, messi in dialogo con il flusso elettronico in slow motion, i cui suoni fendono l’atmosfera incantata. Un dialogo emozionante, tra la bellezza iconica di due gioielli del passato e la potenza di immagini contemporanee.
– Aldo Premoli
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