Ingresso ai musei gratis? In Gran Bretagna si ripaga con i salatissimi biglietti alle mostre. Intanto il dibattito si riaccende in Francia: e in Italia? Ce li vedreste Uffizi e Colosseo gratis?
“L’ingresso gratuito ai musei? È attraente in linea di principio, ma estremamente costoso in pratica, e una vera follia nel contesto attuale”. Un tema che torna, periodicamente: stavolta accade in Francia, ed il dibattito stimola queste dichiarazioni a Le Figaro di Françoise Benhamou, una specialista in economia della cultura e dei media, fresca autrice del […]
“L’ingresso gratuito ai musei? È attraente in linea di principio, ma estremamente costoso in pratica, e una vera follia nel contesto attuale”. Un tema che torna, periodicamente: stavolta accade in Francia, ed il dibattito stimola queste dichiarazioni a Le Figaro di Françoise Benhamou, una specialista in economia della cultura e dei media, fresca autrice del saggio Économie du patrimoine culturel. Quando si torna a discutere di musei gratuiti, l’esempio immediato è quello della Gran Bretagna, dove l’accesso alle collezioni permanenti è gratuito.
“In realtà, i musei britannici sono compensati dal costo molto elevato degli ingressi alle mostre, circa 20 o 25 sterline”, precisa Benhamou. “Ma nella realtà inglese sono proprio le mostre che attirano il pubblico: e all’ingresso del museo, anche quando è libero, ci sono grandi urne dove i visitatori pagano il contributo che vogliono. Un modo per far capire che la cultura ha un costo”.
Qual è la soluzione, dunque? La studiosa ricorda il caso del Louvre Lens, che ha deciso di estendere l’ingresso gratuito ancora al 2014; e dei musei de la Ville de Paris, che grazie all’accesso gratuito alle collezioni permanenti dal 2001, hanno raddoppiato le presenze. “In generale, non possiamo dire che in Francia i musei siano costosi”, chiosa la saggista. “Anche i musei de la Ville de Paris potrebbero essere costretti a rivedere la politica della gratuità, a causa della crisi e dei tagli ai finanziamenti…”.
E in Italia? Come li vedreste gli Uffizi o il Colosseo gratis come la Tate? Tanto se tutti i biglietti – come qualcuno urla in questi giorni – vanno nelle mani dei gestori… Non sarà mica che in Italia non si può sperimentare la gratuità perché le società che governano le biglietterie fanno lobby?
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