La Fondazione Morra celebra Dissonanzen. L’ensemble napoletano festeggia il ventennale al Museo Nitsch con testi, immagini, musiche di John Cage&C. E un box di cd firmato Die Schachtel

Associazione e gruppo musicale. Organizzatrice di eventi e produttore di suoni. Tutto questo è l’Ensemble Dissonanzen di Napoli che, in vent’anni di attività, ha realizzato duecento tra concerti, eventi, rassegne di cinema sonorizzato, festival, pubblicazioni e 4 incisioni discografiche. Vent’anni di grandi successi e di prestigiose collaborazioni, che hanno animato la scena della musica contemporanea […]

Associazione e gruppo musicale. Organizzatrice di eventi e produttore di suoni. Tutto questo è l’Ensemble Dissonanzen di Napoli che, in vent’anni di attività, ha realizzato duecento tra concerti, eventi, rassegne di cinema sonorizzato, festival, pubblicazioni e 4 incisioni discografiche. Vent’anni di grandi successi e di prestigiose collaborazioni, che hanno animato la scena della musica contemporanea del capoluogo partenopeo e del resto d’Italia, dal Ravenna festival al Cantiere Internazionale di Montepulciano, al festival Traiettorie di Parma, con apparizioni significative anche all’estero al festival di Salisburgo, al Guggenheim di New York, al Festival di Annecy. Vent’anni di suoni contemporanei, caratterizzati da un lavoro svolto all’insegna della ricerca e della sperimentazione.
Per chi si trova accerchiato da merci musicali standardizzate, valutare è diventata una finzione; egli non può sottrarsi alla loro strapotenza, né scegliere tra quello che gli viene presentato: tutto è talmente simile che la preferenza è legata solo al dettaglio biografico o alla situazione particolare in cui viene l’ascolto. Questa musica viene percepita solo come uno sfondo sonoro: se nessuno più è in grado di parlare realmente, nessuno è più in grado di ascoltare”. Queste parole le scriveva, profeticamente, nel 1958, il noto filosofo e critico musicale Theodor Adorno, nel suo celebre volume Dissonanzen. Un titolo che, per la sua attualità, è diventato anche il nome dell’omonima associazione, nata nel 1993 per colmare una storica lacuna delle stagioni concertistiche napoletane, ovvero sviluppare un discorso di diffusione sui linguaggi musicali contemporanei. Inizialmente rivoltasi all’esperienza delle avanguardie storiche (realizzando in prima esecuzione napoletana fondamentali opere del secondo ‘900 come Le Marteau sains Maitre di Pierre Boulez e Autotono di Sylvano Bussotti), Dissonanzen ha cominciato a sviluppare un percorso di produzione di progetti inediti attraverso l’attività dell’Ensemble Dissonanzen, tenendo ben presenti due diverse direttrici: il repertorio scritto e l’improvvisazione.
In occasione del ventesimo anniversario dell’Associazione e dell’Ensemble, lunedì 27 gennaio – alle 20 – al Museo Hermann Nitsch di Napoli, in collaborazione con la Fondazione Morra, sarà presentato il box di cinque cd (una raccolta edita in collaborazione con l’etichetta milanese Die Schachtel e curata da Ciro Longobardi e Tommaso Rossi) in una serata animata da esecuzioni live, performance improvvisate, ospiti e testimonianze video. Un vero e proprio happening di suoni, testi e immagini, realizzato da tutti gli artisti di Dissonanzen e da ospiti quali il VJ Andrea Lapsus, Federico Odling, Gianni Trovalusci. Esecuzioni live di autori a cui da sempre Dissonanzen è legata, quali John Cage, Bruno Maderna, Cathy Berberian, Erwin Schuloff, Franco Evangelisti, Hans Werner Henze, Gene Pritsker, Cole Porter, Morton Feldman, Giacinto Scelsi, con improvvisazioni a cura dell’Ensemble Dissonanzen, lettura di testi a cura di Enzo Salomone Quodlibet, e la visione di un patchwork video curato da Paola Pagliuca e VJ Lapsus (alias Andrea Pennisi). Il tutto realizzato con i contributi di molti artisti e intellettuali, con cui Dissonanzen ha collaborato in questi anni: tra questi Cristina Zavalloni, Marc Ribot e lo scrittore Ermanno Rea. Sul palco Daniela del Monaco, contralto; Tommaso Rossi e Gianni Trovalusci, flauti; Marco Sannini tromba; Daniele Colombo, violino; Marco Vitali e Federico Odling, violoncello; Marco Cappelli, chitarra; Ciro Longobardi e Francesco D’Errico, pianoforte; Alessandra Petitti, danza.

– Claudia Giraud

www.dissonanzen.it

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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