Napoli brucia. Sul futuro del Teatro San Carlo in crisi prove di dialogo (o di guerra?) fra il sindaco de Magistris e il governatore Caldoro: e domani arriva il ministro Bray
“Non saremo un’amministrazione che collaborerà con un commissario con tutte le conseguenze politiche e istituzionali che ne possano derivare”. Tradotto: secondo quanto riportato da Il Mattino con le parole del sindaco Luigi de Magistris, se si arriverà al commissariamento della Fondazione San Carlo, ovvero del celebre teatro partenopeo, il Comune di Napoli potrebbe fare retromarcia […]
“Non saremo un’amministrazione che collaborerà con un commissario con tutte le conseguenze politiche e istituzionali che ne possano derivare”. Tradotto: secondo quanto riportato da Il Mattino con le parole del sindaco Luigi de Magistris, se si arriverà al commissariamento della Fondazione San Carlo, ovvero del celebre teatro partenopeo, il Comune di Napoli potrebbe fare retromarcia sul progetto di ricapitalizzazione dell’ente con 40 milioni in beni immobili. Sullo sfondo, un lungo dibattito con il presidente della Regione Stefano Caldoro, un braccio di ferro che si prova a mascherare da dialogo per risolvere la crisi del San Carlo.
Una crisi sancita dall’ultimo Cda, che ha portato alle dimissioni di cinque componenti su sei. Una crisi sulla cui soluzione l’opposizione del sindaco si sposta sul decreto Valore Cultura, e quindi sul ministro Massimo Bray che ne è l’artefice: una legge che – dichiara il sindaco al quotidiano partenopeo – che “è stata scritta male e per altri, una posizione che tutto il Cda ha sempre sostenuto”. Prossimo step, il consiglio di amministrazione di mercoledì 22 gennaio: in vista del quale, in preparazione del quale a Napoli arriverà Bray in persona, per incontrare i protagonisti della “saga” e cercare una soluzione condivisa. Un ministro che ribadisce la sua attenzione speciale per la Campania e i suoi problemi: recente è l’impegno per acquisire allo Stato la Reggia di Carditello, e sempre domani – martedì 21 – è previsto un incontro con gli studenti del dipartimento di Lettere e Beni culturali della Seconda Università di Napoli, sul futuro delle professioni nel settore dei beni culturali.
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