Nona Biennale di Taipei, il curatore è Nicolas Bourriaud. Pronto il concept: nuove ere geologiche e grandi cambiamenti del Pianeta, inseguendo l’estetica del futuro
Nel nostro nuovo sondaggio lo abbiamo inserito tra i 14 critici/curatori che hanno maggiormente influenzato il mondo dell’arte nell’era del post muro di Berlino. E in effetti, il francese Nicolas Bourriaud, con i suoi testi e le sue mostre ha offerto un contributo non indifferente alla definizione della scena artistica e delle teorie estetiche degli ultimi quindici […]
Nel nostro nuovo sondaggio lo abbiamo inserito tra i 14 critici/curatori che hanno maggiormente influenzato il mondo dell’arte nell’era del post muro di Berlino. E in effetti, il francese Nicolas Bourriaud, con i suoi testi e le sue mostre ha offerto un contributo non indifferente alla definizione della scena artistica e delle teorie estetiche degli ultimi quindici anni. Oggi, arriva un nuovo, prestigioso incarico: sarà lui a curare la prossima Biennale di Taipei, nona edizione, attesa per il prossimo 13 settembre.
Bourriaud aveva visitato la Biennale sia nel 2000 che nel 2012, impegnandosi a osservare e studiare in maniera continuativa la scena artistica locale. Il occasione del suo ultimo viaggio a Taipei, lo scorso dicembre, il curatore ma messo nero su bianco la sia idea per la Biennale futura: temi e suggestioni che ne costituiranno l’ossatura tematica, mettendola al centro del grande dibattito internazionale sul futuro del Pianeta.
Tutto parte da quella che gli scienziati definiscono The Great Acceleration, detta anche, in maniera più informale,anthropocene: si tratta dei grandi e rapidissimi cambiamenti che stanno interessando la Terra, nel quadro di una nuova era geologica caratterizzata dal forte impatto delle attività umane sull’ambiente. Antropizzazione, impatto sull’atmosfera e l’evoluzione geologica, nuovi rapporti tra esseri umani, animali, vegetali, macchine, prodotti, oggetti. Un universo complesso, intorno a cui si disegneranno le dinamiche sociali del futuro, e che gli artisti selezionati per Taipei affronteranno a cavallo dell’immaginazione e della riflessione critica. Cercando di anticipare nuove forme del pensiero, nuove tipologie di relazione e un nuovo senso possibile per i destini del Pianeta, tra spiritualità, tecnologia e materia. Puntando a un processo di rifondazione estetica e culturale.
– Helga Marsala
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