Pochi giorni per rispondere alla call di African Fabbers: il progetto di Urban FabLab va alle biennali di Marrakech e Dakar, con un programma di workshop. Tecnologia digitale, sostenibilità e abilità artigianale
Nato a Napoli dall’incontro tra l’associazione Urban FabLab e l’esperienza internazionale di COdesignLab, il laboratorio Urban FabLab unisce in chiave interdisciplinare la cultura dell’auto-produzione e la ricerca progettuale contemporanea, secondo parametri altamente tecnologici e di eco-sostenibilità. Dai progetti di scala territoriale a quelli architettonici, passando per il design, l’obiettivo è quello di coniugare creatività, innovazione […]
Nato a Napoli dall’incontro tra l’associazione Urban FabLab e l’esperienza internazionale di COdesignLab, il laboratorio Urban FabLab unisce in chiave interdisciplinare la cultura dell’auto-produzione e la ricerca progettuale contemporanea, secondo parametri altamente tecnologici e di eco-sostenibilità. Dai progetti di scala territoriale a quelli architettonici, passando per il design, l’obiettivo è quello di coniugare creatività, innovazione e spirito green.
Una direzione intelligente e un percorso che raccoglie importanti consensi, anche su scala internazionale. L’ultima novità riguarda African Fabbers, progetto non profit di taglio sociale, selezionato per le Biennali di Marrakech e Dakar, appena lanciato ufficialmente tramite una call pubblica.
Prima tappa in Marocco, dal 21 febbraio al 2 marzo 2014: qui, un laboratorio temporaneo e itinerante offrirà opportunità di formazione, condivisione e apprendimento alle comunità di maker, creativi, artigiani e studenti sia africani che europei, selezionati da istituzioni culturali locali. Workshop, colloqui, progetti di collaborazione, seminari, serviranno a mettere in comune esperienze, abilità e know how eterogenei: dall’interazione felice tra l’esperienza manifatturiera africana e le tecniche digitali più innovative, con cui l’Occidente continua a sperimentare, deriva una concezione contemporanea, glocale, sostenibile e responsabile della produzione creativa, del mercato e della progettazione di spazi, oggetti, strumenti del quotidiano.
Il primo workshop ruota intorno al tema “open technology for creative talents and artisans”, ovvero: come ideare, progettare, costruire con una stampante 3D low cost; il secondo appuntamento insegnerà come realizzare dei prototipi 3d in larga scala impiegando argilla e materiali ecologici e combinando conoscenze tecniche locali con strumenti informatici di alto profilo.
African Fabbers è un progetto curato da Paolo Cascone, direttore scientifico di Urban FabLab. La call, pubblicata sul sito dell’associazione, è aperta fino al 1 febbraio, con la possibilità di scegliere, in questa prima fase, uno dei due workshop in programma per la Biennale di Marrakech, fissati tra il 21 e il 24 febbraio e tra il 27 febbraio e il 2 marzo.
– Helga Marsala
www.urbanfablab.it
[email protected]
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