Design e Food si incontrano a Parigi, in occasione di Maison&Object, nella Jeune Rue, nuovo quartiere a indirizzo gastronomico. Sviluppato dal miliardario Cédric Naudon…
“Le bon est Naturel, le Beau est accessible et le goût est unique”. “Il buono è naturale, il bello è accessibile è il gusto è unico”. Questo è il motto del nuovo progetto di lanciato dal miliardario Cédric Naudon a Parigi, nei giorni della design week parigina Maison&Object. Che l’investitore francese fosse un amante della […]
“Le bon est Naturel, le Beau est accessible et le goût est unique”. “Il buono è naturale, il bello è accessibile è il gusto è unico”. Questo è il motto del nuovo progetto di lanciato dal miliardario Cédric Naudon a Parigi, nei giorni della design week parigina Maison&Object. Che l’investitore francese fosse un amante della buona cucina e del design lo avevamo già capito dopo l’apertura del ristorante Le sergent récruteur, con progetto di interni del designer Jaime Hayon, nell’Ile St Louis. Quello che non immaginavo è che, questa volta, Naudon ridefinisse un vero e proprio quartiere che abbraccia rue du Vertbois, rue Volta, rue Notre-Dame de Nazareth fino a parti del Marais settentrionale.
Il nome del progetto, La jeune rue, indica un indirizzo da seguire, una nuova strada da percorrere in campo alimentare ovvero come produrre, consumare e vivere meglio e in modo responsabile. Le indicazioni verranno fornite in pratica da 25 nuovi negozi, acquistati in blocco da Naudon, che oltre a dare il buon esempio rifornendosi dalle principali aziende agricoli locali, come La Ferme du Bec – Hellouin, organizzeranno dibattiti e discussioni a tema alimentare.
E il design? La ristrutturazione di ogni singolo negozio verrà affidata a una firma importante del design e dell’architettura. Potremmo così fare la spesa in una pescheria progettata da Tom Dixon – il quale, per inciso, ha appena lanciato sempre a Parigi un nuovo ristorante, l’Eclectic -, o entrare in un tapas bar di Jasper Morrison, riconoscere un bistrot grazie alla firma dei Fratelli Campana, comprare dei pasticcini nella Pâtisserie & le Pain di Nendo o ancora provare lo street Food coreano dietro cui si nasconde il lavoro di Paola Navone. L’elenco continua e le proporzioni del progetto e dell’investimento ci lasciano basiti. Un progetto filantropico che mette sullo stesso piano l’importanza di una sana e corretta alimentazione con la diffusione e la fruizione del buon design. I primi negozi apriranno tra pochi mesi, a marzo 2014.
– Valia Barriello
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati