Firenze e le edicole votive. Spazi Docili, progetto d’arte pubblica, invita Giulio Delvè per un intervento urbano. La scultura come segno sociale e identitario
Antiche nicchie ed edicole votive, nel cuore storico di Firenze. Spazi dell’identità locale, vissuti nei secoli come luoghi magici, sospesi, in cui proteggere icone sacre e simboli delle comunità. Dall’osservazione e la rivalutazione di queste piccole parentesi urbane, la cui tradizione porta agli albori dell’architettura classica, nasce Si può produrre identità?, a cura da Spazi Docili, […]
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Antiche nicchie ed edicole votive, nel cuore storico di Firenze. Spazi dell’identità locale, vissuti nei secoli come luoghi magici, sospesi, in cui proteggere icone sacre e simboli delle comunità. Dall’osservazione e la rivalutazione di queste piccole parentesi urbane, la cui tradizione porta agli albori dell’architettura classica, nasce Si può produrre identità?, a cura da Spazi Docili, progetto d’arte pubblica di Fabrizio Ajello e Christian Costa: un ciclo di interventi d’arte contemporanea all’interno di alcune nicchie del centro, affidati ad artisti italiani e stranieri. Tutte opere temporanee, lievi, non invasive, chiamate a dialogare con i contesti e a reinventarli, nel quadro di una più ampia operazione di rivitalizzazione delle aree marginali o degradate della città.
In questa cornice si inseriscono la residenza e l’intervento di Giulio Delvè, che tra il 3 e il 6 febbraio lavorerà nell’area vicina alla nicchia di via Borgognona. Opera relazionale, che coinvolge viandanti ed abitanti, per innescare un piccolo processo di natura sociale, in chiave creativa.
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Firenze, la nicchia di via Borgognona
Semplice l’azione, che vedrà i partecipanti interagire con l’artista, pronti a farsi fare un calco in gesso dei palmi delle mani. Al termine di questo laboratorio street, una lastra scultorea composta da tutti i calchi assemblati sarà collocata all’interno della nicchia, a testimonianza del percorso compiuto e come segno tangibile di un foedus comunitario, di un’alleanza civica tra le persone, di una condivisione umana e culturale.
Partner dell’evento è la galleria berlinese Supportico Lopez, di Gigiotto Del Vecchio e Stefania Palumbo. Si può produrre identità?, inaugurato da Ajello lo scorso novembre, proseguirà dopo Delvè con gli interventi di Christian Costa, Brychan Tudor e Jo Nelson, tra marzo e maggio 2014.
– Helga Marsala
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