Idea Finesettimana. Dal Rinascimento al contemporaneo, due tappe nel Nord-est: la “Nuova creatività italiana” a Padova e i fasti storico-artistici di “Un Cinquecento Inquieto”, a Conegliano
Un weekend nel Veneto, con due tappe geograficamente vicine ma lontane nel tempo e nella sostanza. Dall’attualità più serrata fino al Rinascimento, un viaggio lungo mezzo millennio, mettendo insieme i talenti emergenti del presente e i grandi capolavori del passato. Venerdì 28 febbraio l’Ex Macello di Padova inaugura la mostra “Nuova creatività italiana”, con i […]
Un weekend nel Veneto, con due tappe geograficamente vicine ma lontane nel tempo e nella sostanza. Dall’attualità più serrata fino al Rinascimento, un viaggio lungo mezzo millennio, mettendo insieme i talenti emergenti del presente e i grandi capolavori del passato.
Venerdì 28 febbraio l’Ex Macello di Padova inaugura la mostra “Nuova creatività italiana”, con i disegni, i dipinti e le installazioni di Alvise Bittente, Elena Brazzale, Chris Gilmour, Kensuke Koike: un nuovo step, nel percorso di ricognizione della giovane arte italiana di respiro internazionale, che il Comune porta avanti da qualche anno. Il primo appuntamento era stato nel 2011-2012 con la vasta collettiva itinerante “Nuova creatività italiana. Officina Italia 2”, sviluppatasi tra Bologna, Bergamo, Milano e poi Padova, per poi arrivare nel 2013 al primo quartetto ospitato dall’Ex Macello – Alex Bellan, Eloise Ghioni, Antonio Guiotto, Diego Soldà – formula ripetuta adesso, con lo stesso team curatoriale: Renato Barilli, Guido Bartorelli, Guido Molinari.
Ancora venerdì ci si sposta in provincia di Mestre, fino a Conegliano, dove nelle sale di Palazzo Sarcinelli prende vita un’affascinante percorso dedicato ai tesori e le energie che giunsero dal Nord-est, durante la straordinaria temperie artistica e culturale del Cinquecento. Dipinti, pale d’altare, incisioni, sculture, medaglie, ceramiche, mappe, manoscritti, libri: testimonianze preziose che giungono da uno specifico territorio – da Conegliano a Serravalle, da Montello fino ad Asolo – che per le sue caratteristiche paesaggistiche, storiche, ambientali, fu un centro propulsore si particolare rilievo, crocevia di talenti, idee, innovazioni radicali, ispirazioni, di cui resta traccia nell’arte dei grandi maestri, due su tutti Lorenzo Lotto e Tiziano.
La presenza attiva dei Conti di Collalto, famiglia feudale imperiale, col loro castello di Susegana, fu al contempo motivo d’attrazione per personalità del calibro di Aretino e di Monsignor Della Casa, ma anche di Elisabetta Querini, emblema dell’impegno letterario “al femminile”. Tra i pittori in mostra anche Cima, Giovanni Antonio Pordenone, Antonio Solario, Andrea Previtali, Palma il Vecchio, Pomponio Amalteo e Riccardo Perucolo, quest’ultimo bollato dalla Chiesa come eretico e arso vivo, proprio a Conegliano. “Un Cinquecento inquieto” è una mostra pensata come un appassionante romanzo storico, in cui immagini, testi, simboli sacri, oggetti del quotidiano e grandi opere d’arte raccontano tutto il fermento e l’inquietudine che dallo sbocciare del Rinascimento all’oscuro radicarsi dell’Inquisizione, fece dell’Italia un fulcro decisivo per i destini culturali d’Europa, dai grandi centri fino al cuore della più fertile provincia.
– Helga Marsala
“Nuova creatività italiana”
Ex Macello – Via Alvise Cornaro 1, Padova
opening: 28 febbraio 2014, ore 17.30
“Un Cinquecento inquieto”
Palazzo Sarcinelli – Via XX Settembre 132, Conegliano (Treviso)
opening: 28 febbraio 2014, ore 18
www.uncinquecentoinquieto.it
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