L’opera c’è, il problema è trovarla! Al Museion di Bolzano arriva l’arte leggera e concettuale di Ceal Floyer: su Artribune tutte le foto dell’opening
Non si concede volentieri alle interviste. Si mescola tra il pubblico, accoglie gli applausi con un inchino e si limita a ringraziare. Tra timidezza e ironia, l’arte di Ceal Floyer sorprende con leggerezza e disarmante semplicità. La presenta Letizia Ragaglia, curatrice della mostra e direttrice del Museion di Bolzano. “Nelle sue opere oggetti della quotidianità, […]
Non si concede volentieri alle interviste. Si mescola tra il pubblico, accoglie gli applausi con un inchino e si limita a ringraziare. Tra timidezza e ironia, l’arte di Ceal Floyer sorprende con leggerezza e disarmante semplicità. La presenta Letizia Ragaglia, curatrice della mostra e direttrice del Museion di Bolzano. “Nelle sue opere oggetti della quotidianità, cose e situazioni semplici, capovolgono le aspettative iniziali dello spettatore e aprono logiche alternative al confine tra visione, realtà e linguaggio”. Il visitatore è così costretto a impegnarsi in un sottile gioco investigativo, alla ricerca di piccoli autoadesivi agli angoli di una vetrata, improbabili segnaletiche autocontraddittorie, o gocce d’acqua che sembrano (ma non vogliono) cadere. Un esercizio sottile, che diviene ancora più impegnativo se applicato agli ampi spazi del Museion. È qui che un folto pubblico si è dato appuntamento nella serata di venerdì 31 gennaio. Proprio mentre al vicino Kunst Meran/o Arte aveva appena inaugurato la mostra del fotografo Ugo Mulas, dedicata allo storico Circus di Alexander Calder. Il 2014 in Alto Adige si apre all’insegna della leggerezza. E Artribune l’ha seguito da vicino, con la consueta fotogallery.
– Simone Rebora
www.museion.it
www.kustmeranoarte.org
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