Madrid Updates: ecco come si mangia ad Arco. La fiera segue le orme di Frieze e punta su grandi chef e street food di qualità
Arco segue l’esempio di Frieze e probabilmente sarà un esempio che sempre più fiere seguiranno. Lo avevamo notato tempo fa, riportando la tendenza a partire dall’edizione newyorkese di Frieze. Le fiere d’arte non possono più permettersi di offrire a collezionisti, ricconi, artaholics e appassionati cibo banale, standard e preconfezionato. Ecco allora nascere le collaborazioni non […]
Arco segue l’esempio di Frieze e probabilmente sarà un esempio che sempre più fiere seguiranno. Lo avevamo notato tempo fa, riportando la tendenza a partire dall’edizione newyorkese di Frieze. Le fiere d’arte non possono più permettersi di offrire a collezionisti, ricconi, artaholics e appassionati cibo banale, standard e preconfezionato. Ecco allora nascere le collaborazioni non solo con grandi chef (questo non sarebbe una novità), ma anche con insegne votate allo street food di qualità, alla ristorazione veloce ma curata e di tendenza. Caso di scuola, appunto, la scorsa edizione di Frieze New York (ma l’edizione di ottobre 2013 a Londra non è stata comunque da meno) dove i punti di somministrazione erano una decina e tutti assegnati alle migliori novità gastronomiche apparse sulla scena della Grande Mela nei mesi precedenti la fiera. Una autentica guida sperimentabile.
Arco prova ad inserirsi in questa tendenza con una grande foodhall allestita come moda vuole con tavolate comuni in legno e lucine da sagra paesana. Una square sulla quale si affacciano degli chalet sempre in legno contenenti la caffetteria illy, il grande bar di Heineken e poi coctelerie, bar di tendenza (uno disegnato da Philippe Starck) e caterer.
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