Parla l’ex ministro Bray. Gli stage per i giovani al Mibact a 400 euro al mese? Investimenti nell’innovazione. Ma lui si sente già con un piede fuori dal governo…
Una giornata variabile, sia politicamente che meteorologicamente parlando. Subito dopo la chiusura del convegno “Cultura e Turismo. Una strategia di sistema per l’Italia”, organizzato da Formez e Federculture presso la Biblioteca Nazionale di Roma, abbiamo incontrato l’ormai ex ministro Massimo Bray per qualche rapido chiarimento sulle polemiche riguardanti l’accorpamento di Arte ed Architettura sotto un’unica direzione […]
Una giornata variabile, sia politicamente che meteorologicamente parlando. Subito dopo la chiusura del convegno “Cultura e Turismo. Una strategia di sistema per l’Italia”, organizzato da Formez e Federculture presso la Biblioteca Nazionale di Roma, abbiamo incontrato l’ormai ex ministro Massimo Bray per qualche rapido chiarimento sulle polemiche riguardanti l’accorpamento di Arte ed Architettura sotto un’unica direzione nel piano di riorganizzazione del Mibact, e sulle polemiche per l’ormai famoso bando “500 giovani per la Cultura”. Nonostante la voglia di fare ed i buoni propositi, lo scontro fratricida all’interno della segreteria del PD (che mentre leggete questo articolo ha portato alla crisi di governo) pare bloccare le ipotesi di riforma…
Con la scelta di relegare l’arte contemporanea in un’unica direzione che è quella dello Spettacolo e dei Beni immateriali, cosa si è voluto evidenziare?
Beh relegata è una parola forte. Nel mondo anglosassone le performing arts contemplano l’arte contemporanea nell’ambito delle arti performative, proprio perché valorizzano il confronto della creatività con il contemporaneo, e credo che sia la cosa più giusta. E soprattutto in Paesi di grandi tradizioni nell’arte contemporanea ed in genere nelle forme di culture moderne. Dunque è importante la storia quanto la capacità di rappresentare il presente come momento vivo, un momento in cui i paesi – soprattutto chi opera nel migliore dei modi per questo tipo di cultura – riesce ad incontrarsi. Non a caso penso agli esempi di residenze, molto sviluppate in altre realtà. Ecco, la scelta voleva sottolineare proprio questo.
Come mai gli stagisti che dovrebbero essere tutelati dallo Stato continuano a penalizzati?
È un errore. Come è un errore che non ci siamo meccanismi di turnover all’interno del Ministero che avrebbe bisogno di nuove forze. Bisognerebbe lavorare molto nel riuscire a fare una formazione che realmente investa e insista sui meccanismi di innovazione! Ci sono tantissime cose da fare, ma non so se potrò farle io… Ma in agenda abbiamo scritto tanto sulle cose da realizzare!
– Giuseppe Arnesano
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