Prime immagini da Art 14 a Londra. Quasi duecento gallerie da tutto il mondo, otto dall’Italia, ricco programma collaterale per una fiera che lancia la sfida a Frieze
Ha esordito la scorsa primavera con l’ambiziosa prospettiva di portare, nella città più cosmopolita del Vecchio Continente, arte da ogni dove. E le premesse per quest’anno non sembrano deludere, con un ventaglio di 180 espositori provenienti da ben 42 diversi paesi, includendo alcune delle regioni meno rappresentate nelle fiere d’arte del mondo occidentale, come Taiwan, […]
Ha esordito la scorsa primavera con l’ambiziosa prospettiva di portare, nella città più cosmopolita del Vecchio Continente, arte da ogni dove. E le premesse per quest’anno non sembrano deludere, con un ventaglio di 180 espositori provenienti da ben 42 diversi paesi, includendo alcune delle regioni meno rappresentate nelle fiere d’arte del mondo occidentale, come Taiwan, Colombia, Lituania, Corea del Sud e Mali. In attesa di testare lo stato di salute dell’Armory Show newyorkese, nel secondo weekend di marzo, il circo fieristico transita per Londra, dove questa sera – 27 febbraio – prende il via la seconda edizione di Art 14 London, che pare pronta per lanciare la sfida a Frieze.
Nonostante il grande risalto dato alle gallerie asiatiche, africane e dal Medio Oriente con base a Pechino, Hong Kong, Dubai e Mumbai, territori su cui i riflettori dell’arte sono già puntati da tempo, l’assenza delle grandi leader del mercato mondiale lascia spazio ad una costellazione di realtà emergenti, soprattutto europee, alcune delle quali inaugurano la loro carriera fieristica proprio in questa occasione. Il weekend londinese si prospetta denso, con un fitto programma di talks che vede protagonisti ospiti eccellenti come Iwona Blazwick, Julian Schnabel, Nick Hornby e l’immancabile Hans-Ulrich Obrist, oltre ad esperti di arte contemporanea asiatica. Si conferma anche quest’anno lo spazio dedicato alla performance, realizzato in partnership con la Zubludowicz Collection, con quindici artisti a presentare azioni dal vivo e film, esaminando le diverse sfumature del genere, dai lavori più classici e concettuali, all’approccio partecipativo sino alle declinazioni durazionali.
Infine ad arricchire l’offerta espositiva ben venticinque progetti speciali di altrettanti artisti, film, sculture e installazioni di grande scala firmate tra gli altri da Ai Wei Wei, Yinka Shonibare MBE, Romuald Hazoumè: Waterfall, il trono imperiale grondante pittura rosso sangue, dell’artista cinese Zhao Zhao è già un’icona di questa edizione, Come il nostro Paese risponde alla chiamata della fiera dell’arte globale? Ben otto stand dall’Italia, da The Gallery Apart a Louise Alexander Gallery, Primo Marella, MC2, Paci Contemporary, Mimmo Scognamiglio, Ermanno Tedeschi, Jerome Zodo. Intanto, Ecco un po’ di immagini in anteprima…
– Manu Buttiglione
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