A Via Stilicone a Milano nasce un nuovo distretto dell’arte. L’avevamo intuito, ma ora è ufficiale. Fonderia Artistica Battaglia, Mousse, Peep-Hole, Lia Rumma: insieme, tra mostre e laboratori
Non solo Brera o Zonaventura. A Milano c’è un nuovo art district, che i suoi “inquilini” decidono di inaugurare ufficialmente, sotto al nome di “viastilicone”. Ed è proprio intorno al civico 10 di Via Stilicone, nell’immensa area della Fonderia Artistica Battaglia, che ruotano diverse attività espositive e progettuali, a cui si aggiungono quelle ospitate nella […]
Non solo Brera o Zonaventura. A Milano c’è un nuovo art district, che i suoi “inquilini” decidono di inaugurare ufficialmente, sotto al nome di “viastilicone”. Ed è proprio intorno al civico 10 di Via Stilicone, nell’immensa area della Fonderia Artistica Battaglia, che ruotano diverse attività espositive e progettuali, a cui si aggiungono quelle ospitate nella splendida location di Lia Rumma, poco più in là, al numero 19.
Per celebrare simbolicamente questo incastro sinergico c’è un opening collettivo, fissato per il 25 marzo, alle 18.30.
La Fonderia Battaglia, nota dal 1913 per la creazione di sculture in bronzo con fusione a cera persa, prodotte per alcuni tra gi artisti tra i più rinomati d’Italia, presenta al pubblico i suoi laboratori in cui si intrecciano tradizionale artigianale e innovazione tecnologica: tra i vari reparti per il restauro e la manifattura artistica, si inserisce anche il lavoro di progettisti esperti in tecniche di prototipazione rapida per bronzo e metalli, consentite dalla rivoluzionaria stampa 3D.
Sempre all’interno della Fonderia, dove ha sede Peep-Hole, una delle più importanti realtà non profit europee, si inaugura la prima mostra italiana in uno spazio istituzionale di Uri Aran. Al centro una grande installazione site specific, pensata per un’interazione giocosa e dinamica con il pubblico. Mixando immagini digitali, objets trouvés, disegni, video, fotografie, materiali organici, le complesse installazioni di Aran diventano degli storyboard strutturati secondo narrazioni aperte, sistemi di “apprendimento” mobili, in cui si intrecciano percorsi di lettura autonomi, generando differenti traiettorie di senso, di emozione, di percezione.
Ancora in uno spazio della Fonderia viene allestita la mostra dell’artista irlandese Cathy Wilkes, Sea of Galilee, curata e prodotta da Mousse e The Modern Institute: i suoi “Ensemble”, composti da oggetti disparati, spesso danneggiati, alterati o modificati, sono strutture in evoluzione che prendono vita, lentamente, grazie a un lungo processo di ricerca, selezione ed assemblaggio.
Da Lia Rumma è invece di scena l’argentino David Lamelas, universalmente considerato uno dei pionieri dell’arte concettuale e minimalista. Abbandonato presto il modello tradizionale della scultura, già a partire dalla metà degli anni Sessanta Lamelas sperimentava un approccio diverso ai materiali, ai concetti di spazio e tempo, e agli stessi temi da affrontare tramite la ricerca plastica: un taglio ironico e analitico, il suo, orientato al disvelamento degli inganni propri dei meccanismi di informazione e comunicazione. Per questa seconda personale da Lia Rumma (la prima si tenne a Napoli, nel 1972), l’artista racconta, attraverso tre opere emblematiche della sua produzione, il senso di una ricerca complessa, lucida e meticolosa.
– Helga Marsala
www.fonderiabattaglia.com
www.peep-hole.org
www.liarumma.it
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